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Corse di linee commerciali Avezzano-Roma soppresse, Alfonsi: “Inconcepibile”

Il consigliere provinciale, nonché pendolare: "Ho già avvisato e allertato il presidente Marsilio e i consiglieri regionali di zona marsicana". Rimasti appiedati 15 pendolari dalla Marsica.

La società di trasporti Sangritana Spa, partecipata 100% Tua, che ha preso qualche tempo fa in gestione alcune corse da Avezzano verso Roma – le cosiddette corse commerciali – sopprime, per il momento storico di adesso, tiranneggiato dal Coronavirus, tutte le tratte delle linee commerciali sotto il suo tetto di gestione “per il bene della salute pubblica”.

Gianluca Alfonsi, consigliere provinciale e pendolare, batte i pugni sul tavolo: “La Sangritana ha sospeso le corse commerciali, tra l’altro frequentate dalle persone della Marsica, per chi lavora a Roma, senza dire nulla prima, ma attraverso un misero annuncio sul sito web. Non ci hanno preavvisato di niente e così, per chi potrà, dovrà recarsi a Roma con il proprio mezzo di trasporto, cioè dovrà partire dalla città a bordo della propria macchina, per un costo esoso della tasca e del portafogli da pendolare”. Il politico marsicano non ci sta e avverte la Regione Abruzzo, indirizzando un invito ad attivarsi e ad adoperarsi a Governatore e consiglieri regionali di zona, quali Simone Angelosante e Mario Quaglieri. L’obiettivo è quello di intervenire subito.

Ma perché la Sangritana ha intrapreso una decisione simile? Sull’annuncio si legge testualmente ‘A supporto del DPCM dell’11 di marzo scorso, per la tutela dei nostri passeggeri, dei conducenti e dei dipendenti, dal 15 di marzo sino al 3 di aprile, saranno sospese tutte le corse delle linee commerciali’. Quindi si invoca, tout court, la motivazione della salute pubblica.

“Eppure, sappiamo che la Sangritana è una società partecipata di Tua, che gestisce, per la Regione Abruzzo, un servizio di trasporto pubblico. In questa situazione di emergenza – continua Alfonsi – soprattutto adesso, anzi, ci saremmo aspettati una mano tesa e non una necessità negata. Torno a ribadire che non si possono lasciare a piedi 15 persone, che viaggiano tutti i giorni, che pagano il biglietto e che rispettano, tra l’altro, le norme igieniche imposte proprio per evitare il contagio da Covid-19. Mi sarei aspettato un’etica diversa da una società di questa tempra e questa natura, che comunque, offre un servizio di trasporto indispensabile e fondamentale. E chi non può supportare la spesa giornaliera per l’utilizzo di un mezzo privato, come fa ad andare a lavoro? Ricordo che tra i pendolari ci sono uomini delle Forze dell’Ordine e personale della Sanità, come medici e paramedici”, continua.

“Un mio collega – conclude Alfonsi – Guido Piperni, ha contattato direttamente il commerciale della Sangritana per avere spiegazioni. Gli hanno risposto che il motivo della sospensione delle corse è legato a questioni di anti-economicità del viaggio. Insomma: siamo pochi pendolari e quindi che si fa? Si sopprime per scarso guadagno, invece di mantenere. Assurdo, ma non resterò zitto e con le mani in mano”.

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