“Abbiamo letto sul web, con sconcerto, circa l’ipotesi del commissario prefettizio Mauro Passerotti di spostare le panchine nella parte nord di piazza Risorgimento per fare spazio alle «attività del centro». Tutto ciò è legato alla pandemia Covid-19”. Comincia così una nota stampa diramata dal Comitato Mobilità Sostenibile Marsicana Onlus, evidentemente preoccupato.
“Non abbiamo nulla da ridire su sgravi, contributi, fondi e facilitazioni previste dal governo centrale e da quelli locali riguardanti le attività più colpite dalla citata pandemia, ma è bene chiarire: dai quattrini agli spazi pubblici ce ne passa. Stiamo parlando, infatti, di un luogo del Quadrilatero molto frequentato dai pedoni; esso è non a caso la piazza centrale di una cittadina di 42mila abitanti. Fu raccontato alla cittadinanza, tra l’altro, che la trasformazione di quel tratto di via Camillo Corradini serviva a recuperare lo spazio sottratto ai pedoni dalla nuova fontana. La sistemazione prospettata comprometterebbe in buona parte tutto ciò non si sa per quanti mesi”, si legge nella nota stampa.
“Non solo, detto tratto contiene anche la pista ciclabile che, in tal caso, sarebbe spezzata in due, inutilizzabile proprio nei mesi della sua massima frequentazione. Tutto ciò è in controtendenza rispetto a quanto è stato recentemente proposto, consigliato sia dal governo centrale, sia da iniziative di grossi comuni italiani che hanno accelerato l’attuazione di misure legate alla mobilità di pedoni e ciclisti e proposto nuovi interventi da portare a termine nell’immediato. È bene ricordare che è stato deciso a gennaio, di chiudere un tratto di via XXIV Maggio interessato dalla pista ciclabile proprio in uno dei giorni di maggiore affollamento, per lasciare spazio ai banchi degli ambulanti. Ci chiediamo: perché su via XXIV Maggio sì, mentre lungo via Anna Maria Torlonia – dove non passa la ciclabile e il mercato settimanale è stato ospitato per decenni – no? (Bisognerà eliminare i cordoli lungo via XXIV Maggio)”.