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Agroalimentare, Di Pangrazio: “Crescita del settore nostra piorità”

"Il Comune ha il dovere di esercitare un maggiore ruolo nella filiera dell'agricoltura"

“I dati economici evidenziano come la pandemia da Covid19 avrà gravi ripercussioni sulla nostra economia, ma ci dicono anche che, a differenza degli altri, un settore crescerà nei prossimi mesi: l’agroalimentare. Si tratta, in tutta evidenza, di una grande opportunità per la Marsica che già esprime il 30% del prodotto agricolo abruzzese e che potrà crescere soprattutto nell’export, se saprà cogliere la congiuntura favorevole”. Lo afferma, in una nota, il candidato sindaco Gianni Di Pangrazio.

“L’agricoltura – continua – è la principale realtà economica della Marsica ed il Comune ha il dovere, sinora disatteso, di esercitare un maggiore ruolo nella filiera. Attiveremo, così come già avvenuto con la mia precedente Amministrazione, un Assessorato all’Agroalimentare, dotato di struttura e di risorse, che avrà compiti di promozione del settore e di controllo sullo strapotere della Grande Distribuzione Organizzata, affinché il mercato funzioni correttamente e gli agricoltori possano avere le dovute garanzie in termini di reddito. L’Assessorato avrà anche il compito di promuovere progetti condivisi con i sindaci della Marsica e con le associazioni dei produttori sulla qualità dei prodotti, sulla diffusione dell’innovazione nei campi e per fornire assistenza e mezzi tecnici al mondo della produzione.

Avezzano può aspirare veramente al ruolo di capitale dell’agroalimentare abruzzese, abbiamo tutte le carte in regola per farlo. Nella Marsica si è strutturata nel tempo una visione che ruota intorno alla forza economica del Fucino: in tale ambito è riconosciuta la funzione connettiva della città di Avezzano che deve, però, recuperare un ruolo appannato di località centrale al servizio di un’area vasta altamente produttiva. Ad oggi troppo prodotto agricolo viene venduto come materia prima e non come prodotto alimentare. I produttori sono troppo dipendenti dalla grande distribuzione e poco organizzati sia per la trasformazione in loco sia per l’export verso i promettenti mercati asiatici. Risultano, in generale, carenti le funzioni di innovazione, commercializzazione e trasformazione dei prodotti”.

“La crescita di una industria agroalimentare e lo sviluppo del turismo collegato ai distretti agroindustriali – conclude – sono tra le principali priorità del mio programma. Avezzano centro di eccellenza dell’industria e della cultura alimentare fondata sui prodotti del Fucino: questo deve essere il nostro futuro”.

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