Domenica 29 dicembre si è svolta a Camarda la 31esima edizione del Presepe Vivente.
Il percorso è partito dalla piazzetta di Piedi la Forma, dove si esibiva la “Corale aquilana” con suggestivo concerto, per snodarsi poi parallelamente alla strada del Fossato, raggiungendo le vie strette dei suggestivi quartieri del Colle e di Camardella.
In questi vicoli all’entrata di piccole incantevoli grotte, in una delle quali sostavano giovani figuranti vestiti da briganti (figura, questa del brigante, mai scomparsa dall’immaginario del mondo contadino abruzzese), venivano riproposti da uomini e donne vestiti con abiti tradizionali antichi ed affascinanti mestieri, quali il fabbro, il ciabattino, il mastàro, attività domestiche quali la tessitura e la cardatura della lana, o infine la pasta fatta in casa.
Molti i punti gastronomici, nei quali si potevano degustare saporite pizze fritte, la “joncata”, la giuncata, fresco ed invitante formaggio ancora allo stato fluido che si ricavava da quel che restava nel fondo del recipiente allorché le massaie preparavano forme di cacio di vacca o di pecora per il consumo familiare.
Suggestivo anche l’allestimento della grotta della Natività, ai piedi dell’Intagliata, con una bimba appena nata a fare da Bambinello. Canti facevano da colonna sonora alle parole dello speaker, che riproponevano il mistero antico e sempre nuovo della nascita del Salvatore.
Il merito di tutto va agli animatori dell’associazione culturale “Il Treo” e alle oltre centocinquanta comparse che anche quest’anno hanno regalato ai visitatori un affascinante tuffo nel passato, in uno scenario reso ancor più poetico dai fiocchi di neve che volteggiavano nell’aria rigida, portati dal vento del vicino Gran Sasso.