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A Corcumello rivive la “Sagra della Marrocca”

Presidente della Pro Loco: "Una tradizione mai abbandonata, oggi simbolo di restanza"

Per il 45esimo anno consecutivo, saranno ancora loro le vere protagoniste: le spighe dorate di granoturco e la loro bellezza al sole, nei campi coltivati senza cancelli o spaventapasseri.

Torna il 14 agosto la tradizionale ‘Sagra della Marrocca’, nel piccolo borgo montano di Corcumello, frazione di Capistrello, annoverato tra i più belli d’Abruzzo. Una tradizione mai abbandonata a sé stessa che, quest’anno, si presenta anche con un pizzico di innovazione in più, portata dalla sperimentale direzione artistica di Arzibanda e dai giovani ragazzi della Pro Loco, organismo di aggregazione sociale mantenuto attivo per tutti questi anni come forma d’amore per il piccolo paese di 200 abitanti.

“A Corcumello – afferma il presidente della Pro Loco, Emanuele Rotili – resiste in maniera egregia la presenza dei giovani abitanti; abbiamo preso in mano la Pro Loco, quando è scaduto il mandato del vecchio direttivo, proprio per continuare usi, costumi e tradizioni locali, rispolverando storie antiche e, contemporaneamente, inventando nuovi modi di vivere tutti gli spazi e i luoghi del borgo. Siamo ragazzi del posto: qualcuno, per esigenze di studio o di lavoro, vive fuori, ma appena può torna e dà una ma-no alla vita attiva del paese”.

La Sagra inizierà, come ogni anno, il 14 agosto, alle ore 19. Per le vie del borgo (come recita Giosuè Carducci), turisti e cittadini incontreranno stand gastronomici, artisti di strada e gli stand delle famosissime marrocche, ovvero le pannocchie.

“Quest’anno abbiamo voluto – conclude Emanuele Rotili – innovare la Sagra, che per sua natura è itinerante, affidando per la prima volta la direzione artistica ad Arzibanda, associazione di Capistrello che promuove la cultura sul territorio, attra-verso l’organizzazione di eventi musicali ed artistici. Corcumello, con la sua anima medievale, è uno dei borghi più belli e rappresentativi del nostro Abruzzo interno: spesso attraversato dai corridori professionisti in bicicletta, che lo scelgono proprio come luogo di allenamento per le sue caratteristiche e ripide salite (800 metri s.l.m.). Mi rendo conto di quanto sia facile voltare le spalle ad un posto solo perché non offre le comodità e le possibilità delle città. La sfida delle aree interne è anche questa: capire che la vita in un paese è una vita di valori, fatta di comunità accogliente, vicinato, calore umano, attenzione alle piccole cose e rispetto per l’ambiente”.

Il 20 agosto, invece, è in agenda la novità di quest’anno, ovvero la passeggiata culturale che dalla chiesa di San Nicola di Bari del XXII secolo – citata anche nella bolla papale di Papa Clemente III – arriva sino all’antico Castello De Pontibus-Vetoli (oggi Ostello di Corcumello, rimasto aperto come attività ricettiva). La passeggiata verrà gui-data dal professor Alessandro Valente, docente di lettere classiche.

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