I sindaci laziali e abruzzesi tornano a far sentire la loro voce sul caro pedaggi e sulla sicurezza delle infrastrutture autostradali che riguardano la A24 e la A25.
I 115 amministratori hanno richiesto un incontro al neo ministro delle infrastrutture Matteo Salvini, leader della Lega.
LA LETTERA
Ill.mo Ministro, i sottoscrittori Sindaci ed Amministratori di Lazio e Abruzzo, sono ad informarla che, dalla data del 3 gennaio 2018 gli stessi si trovano impegnati nella battaglia contro il “caro pedaggi” e per la sicurezza della Strada dei Parchi A24/A25. Come ogni anno, ovvero da quando la gestione delle Autostrade Italiane era passata nelle mani di soggetti privati, il primo gennaio 2018 i pedaggi autostradali avevano subito un rincaro che sfiorava il 13%, facendo salire la “Strada dei Parchi” sul podio delle autostrade più care d’Italia. Si trattava di un salasso oramai insostenibile per le tasche dei cittadini ed incompatibile con il fragile tessuto sociale e produttivo delle zone più interne e periferiche di questa parte dell’Italia centrale già duramente colpita dai tragici eventi sismici.
Un territorio da sempre, in lotta contro lo spopolamento dei centri abitati, l’impoverimento dei redditi delle famiglie e l’arretramento della competitività delle imprese. Per questo tanti Sindaci ed Amministratori di Lazio e Abruzzo, divenuti sempre più numerosi, si sono uniti, promuovendo iniziative, protestando per esprimere tutto il disagio che gli aumenti riversano sulle migliaia di cittadini da essi rappresentati e ai quali vogliono dare voce.
Quotidianamente, per lavoro, per mancanza di servizi sanitari, di strutture scolastiche, migliaia di cittadini sono costretti al pendolarismo autostradale non avendo, in molti casi, una valida alternativa su rotaie. Gli interventi degli Amministratori hanno voluto manifestare anche tutto il disagio e l’amarezza conseguenti all’abbandono e allo scarso interesse dimostrato dalle Istituzioni Centrali nei confronti di questa problematica. Da quel lontano 3 gennaio 2018 ne è passato di tempo, la nostra battaglia ha portato di fatto al blocco delle tariffe al 31 dicembre 2017, ma la problematica ancora non è stata risolta definitivamente e la sicurezza delle nostre autostrade non è pienamente garantita.
A ciò si aggiunga che il recente ritorno ad Anas della gestione delle arterie autostradali A24/A25 ha determinato, di fatto, il venir meno di quella convenzione che è sempre stata additata come la causa degli ingiustificati ed esorbitanti aumenti tariffari. Circostanza quest’ultima che ci spinge, ancora con maggiore forza a chiedere la dovuta e giusta diminuzione delle tariffe.
Per i suddetti motivi, i sottoscrittori Amministratori tornano a formulare le seguenti richieste:
Provvedimenti atti a ridurre i costi dei pedaggi autostradali della A24/A25 con totale esenzione a favore dei residenti nelle regioni Lazio e Abruzzo pendolari per motivi di lavoro, studio, salute;
immediata creazione di un Tavolo Istituzionale per:
-individuare provvedimenti ed iniziative atti a garantire la sicurezza nei suddetti tratti autostradali;
-aprire un confronto sull’intera questione della mobilità generale nelle due regioni, Lazio e Abruzzo.
Per tutti questi motivi, siamo a richiedere un incontro urgente con la nostra delegazione.