Dopo aver combattuto contro una malattia che lo affliggeva da qualche tempo, è scomparso uno dei miti del calcio Franz Beckenbauer.
Calcisticamente era nato come centrocampista, molto presto si trasformò in libero a da lì decollò la sua fulgida carriera, che lo portò a diventare campione del mondo nel 1974, diventando simbolo del calcio mondiale per più di un decennio, vinse il pallone d’oro nel 1972 e nel 1976. Davvero ricco il suo palmarès: 5 Campionati tedeschi, 4 Coppe di Germania, 3 Coppe dei Campioni, 1 Coppa delle Coppe, 1 Coppa Intercontinentale, 1 Europeo, 1 Mondiale , a quest’ultimo va aggiunto anche quello che vinse da allenatore nel 1990, impresa riuscita soltanto ad altri due nella storia del calcio, Mario Zagallo e Didier Deschamps.
Fu uno dei protagonisti indiscussi della partita entrata a far parte della leggenda, quella Italia-Germania 4-3 del 1970, ma di lui hanno grandi ricordi anche in America, infatti per 5 stagioni fu al fianco del New York Cosmos, tanto che venne inserito nella US Soccer Hall of Fame nel 1998.
Giocatore elegante, determinato, umano, guadagnò sul campo il soprannome di “Kaiser” che lo ha accompagnato per tutta la sua carriera e oltre, stimato da tutto il calcio mondiale è sicuramente il miglior giocatore che la Germania abbia mai avuto.
La famiglia ha comunicato la sua dipartita via social con un comunicato: “È con profonda tristezza che annunciamo che mio marito e nostro padre, Franz Beckenbauer, è morto serenamente nel sonno ieri, domenica, circondato dalla sua famiglia. Vi chiediamo di poter piangere in silenzio e di astenervi dal fare domande”.
Un grandissimo del calcio, che ha lasciato un’impronta indelebile, non sarà mai dimenticato