“È di mercoledì 8 marzo, la comunicazione ufficiale, ricevuta dal dottore Cesare De Cesare, primopietrista della Saes ad Avezzano, con la quale, lo stesso De Cesare ha annunciato alle organizzazioni sindacali, FIM-FIOM-UILM e alla R.S.U., la sua uscita dall’azienda, il 30 aprile 2023, dopo oltre 40 anni di serio e costruttivo lavoro. Prima di entrare nel merito delle questioni affrontate, la FIM-CISL, non può non proporre un ripasso storico delle relazioni sindacali e industriali, dal 2009 ad oggi, incentrate su una sana e seria concertazione”.
Lo scrive in un comunicato stampa Antonello Tangredi, rappresentante sindacale della FIM-CISL Abruzzo e Molise – sede di Avezzano.
“Nel 2009 – prosegue Tangredi – SAES Advanced S.p.A., comunicò al sindacato la necessità di dover ridurre di oltre 60 unità lavorative l’organico di Avezzano, a causa della grave crisi internazionale del mercato di riferimento. Di lì a qualche giorno, parò il tavolo della concertazione sindacale, concretizzatasi con un accordo quadriennale che, aveva l’obiettivo di mantenere i livelli occupazionali, abbassare i costi, recuperare efficienza e, quindi, competitività e fatturato, anche dovendo ricorrere a pesanti ammortizzatori sociali, nessuno escluso”.
“Dopo 4 anni di incertezze, nei quali non mancarono mai seri e forti investimenti sui quali, la “Casa Madre” e la Direzione di Avezzano, puntarono, non solo per riprendersi la parte del mercato sottratto dai competitor cinesi ma, soprattutto, per diversificare i prodotti ed acquisire nuovi clienti. Insomma, i siti produttivi e i reparti amministrativi tornarono a pieno regime e, si cominciò a ridiscutere di flessibilità oraria, di ricambio generazionale con forte programma di incentivazione per i dipendenti già in possesso dei requisiti pensionistici, di P.D.R. (premio di risultato), di welfare aziendale ecc.”
“Tutto ciò, senza dimenticare i corposi investimenti fatti ancor prima della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del primo DPCM, che preludeva al primo lockdown (8 marzo 2020), SAES Avezzano, la R.S.U. e le organizzazioni sindacali, avevano già sottoscritto seri protocolli per la sicurezza delle maestranze e il mantenimento integrale della produzione”.
“L’8 marzo, dunque, dopo le rassicurazioni per il futuro industriale e occupazionale (consegnate anche 5 lettere di assunzione a tempo indeterminato SAES, ad altrettanti lavoratori interinali), illustrate dal dottor De Cesare, c’è stato il passaggio ufficiale del testimone all’ingegnere Bruno Di Sabatino, al quale, oltre a formulare ogni fortuna professionale e personale, le organizzazioni sindacali e la R.S.U., hanno chiesto di non abbandonare l’ultra decennale concertazione sindacale che, tanto ha prodotto in favore dei lavoratori, del territorio e della compagnia”.
“Le organizzazioni sindacali e la R.S.U., hanno ringraziato Cesare De Cesare per tutto quello che ha costruito alla guida della Saes di Avezzano, alla quale ha dedicato la sua vita, facendo conoscere la nostra città e la serietà dei marsicani, in tutto il mondo”.
“La 00.SS. e la R.S.U., prima del congedo, hanno ‘chiesto’ al dottor De Cesare di ringraziare il consiglio di amministrazione della Saes Getters S.p.A. e in primis l’ingegnere Massimo Della Porta per aver creduto nelle potenzialità delle maestranze di Avezzano, con la raccomandazione di dare continuità alla concertazione sindacale e agli investimenti industriali”, conclude Tangredi.