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Caro-energia, razionamenti e campagne anti spreco in Univaq

L'Energy manager indica le azioni da portare avanti

Riduzione della temperatura media di riscaldamento degli ambienti; chiusura delle sedi di ateneo per tutto il periodo natalizio (24 dicembre – 1 gennaio); spegnimento riscaldamento e illuminazione nelle ore notturne e nei weekend; promozione di una campagna di sensibilizzazione alle buone pratiche del risparmio energetico negli uffici e nelle aule.

Queste alcune delle azioni indicate dall’Università dell’Aquila per il contenimento dei consumi nell’immediato, in linea o addirittura andando oltre il piano nazionale per il contenimento dei consumi di gas naturale emanato dal Ministero della Transizione ecologica, che a sua volta recepisce il Regolamento (UE) 2022/1369 del 5 agosto 2022.

A coordinare le azioni per l’ateneo aquilano è un ricercatore della facoltà di Ingegneria, Davide Di Battista, che è stato nominato lo scorso marzo “Energy manager” dell’ateneo. Si tratta della figura “responsabile per la conservazione e l’uso razionale dell’energia e per la promozione delle fonti energetiche rinnovabili o ad esse assimilate”, come si legge sul sito web dell’Università, dove peraltro sono indicate una serie di disposizioni in linea con la necessità di contrastare gli sprechi di energia. Si parla, infatti, anche di riduzione dell’orario giornaliero di accensione, così come della necessità di una pianificazione delle attività del sabato in poche strutture, meno energivore.

Ogni dipartimento sta individuando uno staff per la gestione delle aule, che verifichi lo spegnimento di luci, prese e riscaldamento al termine delle lezioni. Queste disposizioni si aggiungono a una serie di interventi in atto da tempo a partire dal “Relamping” degli edifici dell’Ateneo, ossia sostituzione dei punti luce tradizionali con sorgenti Led e ottimizzazione illuminazione in funzione della presenza e della luce esterna; installazione di sensori per il monitoraggio dei consumi, incremento delle coperture fotovoltaiche; partecipazione dell’ateneo alla costituzione di Comunità di energia rinnovabile (Cer), per la condivisione di energia prodotta da fonte rinnovabile sul territorio comunale; piano di ammodernamento degli impianti di generazione di energia termica degli edifici di ateneo.

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