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Consiglio, ok a mozione Superbonus

Documento approvato all'unanimità. Polemiche dal M5S

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Il Consiglio regionale dell’Abruzzo, durante la seduta straordinaria di oggi, richiesta dai gruppi di centrosinistra e 5 stelle, ha approvato il documento sottoscritto dai consiglieri di maggioranza che propone dei correttivi al decreto governativo in materia di “Superbonus 110%”.

Un testo, proposto in Aula, alternativo a quello presentato dalle opposizioni che chiedeva l’abrogazione del decreto. La mozione approvata, che raccoglie il consenso di Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e “Valore è Abruzzo”, chiede al Governo e al Parlamento di rafforzare e allargare la possibilità di far circolare i soli crediti esistenti e quelli che si genereranno fino alla conclusione dei cantieri in corso, allungando a 6 anni il termine per le compensazioni.

Inoltre, si chiede di facilitare e accelerare le procedure per concedere prestiti Sace (società per azioni controllata dal Ministero dell’economia e delle finanze) alle imprese e di dare indicazioni alle aziende partecipate dallo stato di acquistare i crediti fiscali derivanti da interventi edilizi in corso. In chiusura di seduta, il presidente del consiglio, Lorenzo Sospiri, ha chiesto all’Aula di aderire ad una mozione a sostegno della lotta delle donne iraniane per la libertà e la democrazia del proprio paese.

Il documento, promosso da tutte le sigle sindacali abruzzesi e votato all’unanimità, ha sollevato una levata di scudi da parte del M5S.

I pentastellati infatti hanno puntato il dito contro il centrodestra, “reo” di seguire “ordini di scuderia di Fratelli d’Italia”.

“Più che un Consiglio regionale straordinario è stato uno scontro tra Superpropaganda del centrodestra e Superbonus del M5S, sostenuto da tutta l’opposizione. Dal dibattito in aula è emerso chiaramente che il presidente Marco Marsilio, così come la sua compagine politica, non ha capito nulla sul Superbonus, né tantomeno sugli altri bonus edilizi o sulle competenze che ogni grado istituzionale ha su di essi”, ha spiegato il capogruppo del M5S Francesco Taglieri, primo firmatario della Mozione portata in aula dall’opposizione.

“Sembra che la legge questi signori non l’abbiano neanche letta e che siano venuti in aula con la competenza di chi ha fatto qualche ricerca sul web. Lo si evince anche dalla Mozione della maggioranza. Un foglietto striminzito in cui sono state arrabattate alcune richieste che la Regione Abruzzo farà al governo Meloni. Abbiamo votato contro questo ‘documento’, sia per il suo contenuto non attinente alla risoluzione delle reali problematiche generate dal decreto numero 11 del 16 febbraio 2023; sia per la forma: è imbarazzate che una maggioranza impegni se stessa a intercedere presso la propria compagine politica al governo centrale – continua Taglieri – La nostra Mozione, conteneva argomentazioni sostenute da numeri oggettivi e chiedeva alla Giunta impegni precisi, basati sulle reali esigenze di imprese, lavoratori e cittadini. Ma nonostante questo è stata bocciata dalla maggioranza. Marsilio ha scelto di stare dalla parte del governo”.

“Ha scelto – conclude il pentastellato – con tutta la sua maggioranza, di sostenere le scelte di Giorgia Meloni e Giancarlo Giorgetti, nonostante siano state condannate dall’intero comparto edile. Così come sono state sconfessate, dall’Istat e dai maggiori centri di ricerca e analisi del Paese, tutte le bufale che Fratelli D’Italia, Lega e Forza Italia hanno messo in giro in questi giorni per giustificare una scelta incomprensibile che sta mettendo in ginocchio la Regione Abruzzo e il Paese tutto”.

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