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Danni grandinata, Imprudente: “C’è confusione, da noi impegno al massimo”

Arriva la replica del vice presidente della Giunta abruzzese Imprudente sui rimborsi dei danni da grandinata del 10 luglio scorso.

Polemiche e ancora polemiche. Questa volta ad alzare l’asticella delle perplessità a livello di operosità politica è il primo cittadino di Vasto. Il vice presidente della Giunta regionale ed assessore con delega all’Agricoltura, Emanuele Imprudente, in riferimento alle dichiarazioni del sindaco sui danni causati dalla grandinata del 10 luglio scorso, replica affermando che: “c’è da chiarire, innanzitutto, che si fa confusione tra dichiarazione dello stato di emergenza, per la quale è competente la Protezione Civile regionale e per la quale sono considerati tutti i danni subiti a beni pubblici e privati, e riconoscimento dell’eccezionalità degli avversi eventi atmosferici alle produzioni e agli impianti produttivi agricoli, per i quali è invece competente il Dipartimento Agricoltura”, così comincia la sua nota stampa.

“La Regione, a scanso di equivoci, ha ritenuto di dover approvare entrambe le misure a favore della comunità abruzzese. – avverte Imprudente – Per quanto riguarda le due delibere di competenza del mio assessorato, l’Agricoltura, citate anche dal consigliere regionale Paolucci mi preme fare chiarezza: gli importi presenti sono riferiti alla mera quantificazione dei danni derivanti dalla grandine e dalle piogge alluvionali e non a “rimborsi”, “ristori” o “euro di risarcimenti” citati nelle dichiarazioni a mezzo stampa. Infatti gli eventi atmosferici considerati, seppur eccezionali, sono per le colture agricole rischi assicurabili, quindi, non risarcibili a norma del D.Lgs. 102/2004″, precisa Imprudente.

“L’importo del danno accertato per zone colpite deve essere almeno pari al 30% della Produzione Lorda Vendibile, affinché si possa procedere all’attivazione degli interventi previsti dalla normativa nazionale, ossia prestiti a tasso agevolato, proroga delle operazioni di credito agrario e agevolazioni previdenziali. I danni accertati nelle zone della provincia di Chieti risultano essere al di sotto di tale percentuale, anche se localmente consistenti. Dispiace, infine, che si insinui il dubbio nell’operato degli uffici che sono i soggetti che, in automatico e senza alcuna necessità di impulso attivatore, provvedono ai sopralluoghi e alla stima peritale dei danni conseguenti da tali eventi, direttamente sul territorio.

“Siamo ben consci – conclude il vice – dell’importanza della provincia di Chieti in termini di PIL abruzzese e di eccellenza nel settore delle coltivazioni di vite, olivo, frutta e ortaggi, e possiamo assicurare che, nonostante la disastrosa eredità lasciata (vedi il PSR), stiamo mettendo l’impegno massimo a beneficio di tutti i territori abruzzesi, compreso il Chietino, che consideriamo il motore trainante del comparto agroalimentare abruzzese”.

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