Il reato ipotizzato è quello della morte conseguente a maltrattamenti. Si apre così un capitolo amaro, nelle stanze della Procura della Repubblica di Avezzano, che dovrà dare una causa e un perché alla morte di una donna di 79 anni del posto. L’unico indagato, per ora, è il figlio: ma le circostante e i dubbi da fugare sono ancora tanti.
La prima segnalazione alle autorità giudiziarie, a seguito del decesso della 79enne, è stata effettuata dallo stesso personale medico dell’Ospedale di Avezzano, nella giornata di venerdì scorso. Sono intervenuti, infatti i Carabinieri della Compagnia, che sono andati in Ospedale per dar seguito a tutti gli approfondimenti del caso. Secondo le primissime informazioni captate, pare che il corpo della donna avesse alcuni segni sospetti riscontrati dai medici attorno al collo. Da lì, si è mossa immediatamente la macchina dell’inchiesta.
I militari, sempre di venerdì, hanno acquisito tutti i documenti e le carte in possesso dell’Ospedale sul caso della morte della vittima, la quale, sempre secondo un primo quadro generale ricostruito dagli inquirenti, da tempo non viveva più con il figlio, già attenzionato da giudici e forze dell’ordine per casi di maltrattamenti in famiglia e per vari episodi legati all’abuso di sostanze stupefacenti.
La donna, da anni, stava lottando contro una grave malattia. Parrebbe comunque – ma è una circostanza, questa, ancora tutta da ricostruire e da accertare – che ella avrebbe fatto ritorno nell’abitazione con il figlio da appena qualche mese.
Nella giornata di domani, comunque, verrà affidato l’incarico di eseguire l’autopsia sul cadavere della vittima dal Pm Cerrato (titolare del fascicolo) al professor Cristian D’Ovidio, medico legale di Chieti. Tra le ipotesi al vaglio degli investigatori, non è esclusa quella della morte naturale. Sarà l’esame autoptico ad accendere la luce sul buio delle ultime ore di vita della donna.
Il ragazzo è difeso da un avvocato di ufficio del Foro di Avezzano.