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Gioia dei Marsi esclusa, per il sindaco “vince lo stesso”

Dopo le parole del capogruppo di Minoranza, prende posizione il primo cittadino di Gioia dei Marsi, che ha percorso la strada della candidatura del suo paese come Capitale Italiana della Cultura 2024.

Di seguito, pubblichiamo integralmente la lettera scritta dal sindaco, che ha accompagnato la presentazione al Ministero e al Ministro alla Cultura Dario Franceschini del Dossier di candidatura di Gioia dei Marsi, per l’anno 2024.

“Con la presente, il sottoscritto nella sua qualità, si pregia, molto sommessamente, d’inoltrare ed accompagnare all’attenzione dell’Ecc.ma Istituzione che legge, il dossier emarginato in oggetto. Appare, in merito, doveroso ed utile sottolineare l’assoluta consapevolezza dell’enormità dell’impresa in
questione, per una piccola realtà come la nostra, tanto che le importantissime risorse che sarebbero state necessarie, per un’elaborazione più prossima alle linee di bando, non sono certo e purtroppo state alla portata dell’amministrazione scrivente nè del soggetto-organo incaricato”.

“Ciononostante, si è cercato comunque di compiere un grandissimo sforzo, compendiato nel progetto di cui al dossier che s’invia, che condensa in sé, di certo, un alto senso del governo, un forte sentimento di appartenenza, la strenua voglia di un ampio riscatto. Si è dato sfogo, grazie alla pregevole opportunità, che il Ministero con questo bando concede, alla velleità, oggettivamente e perennemente frustrata in capo a piccole realtà, peraltro numerose nelle aree interne del nostro amato Paese, di prodursi in un’intrapresa di rango superiore che, certamente, già nello stesso tentativo, si assimila al lancio di un sasso nello stagno, con il velleitario, ma umile e fermo, auspicio di poter essere favorevolmente presi in considerazione per gli step a seguire. Siamo, in ogni caso, certi di aver tradotto un sogno in apprezzabili tavole di resilienza, che trasudano della costante tensione verso la diffusione della leva culturale, allo scopo di vedere risollevate le sorti del crinale istituzionale e sociale del Paese, passando attraverso la creatività, l’integrazione, la solidarietà ed il saper donare, il benessere individuale e quello collettivo. Con questi presupposti, in questa logica, ma anche con le dette evidenti consapevolezze, rimettiamo lo sforzo prodotto alla Vs cortese e qualificata attenzione, con l’auspicio che se ne riceva la più alta considerazione”.

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