“Ci vuole una bella “faccia tosta” da parte del consigliere regionale Massimo Verrecchia che seguita a prendere in giro l’intelligenza dei Marsicani nel dichiarare di potenziare un ospedale, cancellandone il titolo e riducendolo a stabilimento o magazzino che sia. Nella bozza del piano di riorganizzazione della rete ospedaliera, Pescina e Tagliacozzo, checché rassicuri il consigliere Verrecchia, sono a malapena citati per i “titoli di coda”, attualmente, forse, come strutture magazzino, a differenza del Presidio di Guardiagrele dove invece è ben evidenziata la funzione di “stabilimento” ed è presente il “sub-codice””, lo dice a chiare lettere in una nota stampa pervenuta alla nostra Redazione, il sindaco di Tagliacozzo, Vicenzo Giovagnorio.
“Mentre l’ospedale di Avezzano seguita ad essere la struttura che tutti conosciamo e del cantiere del nuovo ospedale non si vede neanche uno sbancamento di terra, i presidi minori della Marsica, sono stati fatti fuori definitivamente, senza neanche l’“onore delle armi”! Ecco come tutela e potenzia il territorio e i servizi sanitari marsicani il Consigliere Verrecchia! Ma d’altronde ci ricordiamo tutti come siamo stati trattati noi marsicani durante la seconda e terza ondata pandemica, con la gente che moriva in macchina davanti al pronto soccorso e i secchi per defecare al centro delle camerate dell’Ospedale di Avezzano”, aggiunge il primo cittadino.
“Purtroppo nella nota protocollo n. 779/2023 del 19 settembre scorso a firma del famigerato Dott. Cosenza c’è un laconico accenno al fatto che “…per i Presidi di Pescina e Tagliacozzo dovrà essere prevista una specifica codifica…”, ma sappiamo bene cosa significano i verbi coniugati al futuro più o meno prossimo nelle dichiarazioni fatte in campagna elettorale. Circa il dato politico sulla mia Maggioranza, il Consigliere Verrecchia farebbe bene a guardare la compattezza del suo gruppo politico di Fratelli d’Italia e più in generale della sua Maggioranza regionale, non mi risulta che tutti i suoi colleghi Consiglieri siano d’accordo ad approvare una rete ospedaliera che diventerà legge per la regione Abruzzo, calata a scatola chiusa dagli uffici dell’Assessorato alla sanità e “resa intangibile” dal Ministero della Salute. Altrimenti il Presidente del Consiglio regionale On. Sospiri dovrà prendere atto che l’organismo da lui presieduto ha la mera funzione di presa d’atto di quanto imposto da Roma o da un singolo Assessorato regionale, rinunciando definitamente all’autonomia di organo legislativo per l’Abruzzo”, conferma nella nota.
“Il Consigliere Verrecchia, popolarmente e quindi elettoralmente in caduta libera sull’intero territorio provinciale, farebbe bene ad assumere atteggiamenti più composti, ne uscirebbe in definitiva con maggiore dignità”, questa la conclusione del duro attacco politico.