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Il 26 febbraio scatta l’operazione “Bomba”

Verranno decise le modalità di allontanamento dei cittadini

Si è tenuto stamattina, all’Aquila, nella sede della Prefettura, il tavolo tecnico e di coordinamento sulla delicata operazione del disinnesco della bomba da 1000 libbre, scovata ad Avezzano, zona Cupello, durante i lavori di scavo in un cantiere edile.

Stamani, il vice prefetto Maria Cristina Di Stefano ha coordinato il tavolo dei lavori, attorno al quale erano seduti rappresentanti del Comune di Avezzano e rappresentanti, a vario titolo e ruolo, delle Forze dell’Ordine che saranno impegnate nelle operazioni sensibili.

Individuato, intanto, con certezza, il luogo idoneo alla deflagrazione dell’ordigno bellico, risalente alla seconda guerra mondiale: verrà prima trasportato e poi fatto brillare dagli uomini del Nucleo artificieri dell’Esercito, in forza al sesto Reggimento Genio Pionieri di Roma, in una delle cave situate nella zona a nord della città, tra i territori di Avezzano e Massa d’Albe.

L’operazione, inoltre, si baserà su determinati protocolli e dispositivi di sicurezza da attuare, che sono stati decisi questa mattina.

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