La Regione Abruzzo punta su una nuova strategia per capire il reale impatto delle due varianti del Covid attualmente prevalenti sul territorio, la Delta e la Omicron, sui pazienti ricoverati.
È stata accolta dunque la richiesta del consigliere regionale Simone Angelosante (Valore Abruzzo), segretario della V Commissione consiliare “Salute, Sicurezza sociale, Cultura, Formazione e Lavoro”.
Angelosante nei giorni scorsi ha inoltrato una richiesta formale al direttore generale del dipartimento Sanità della Regione Abruzzo, Claudio D’Amario, per sapere se nei pazienti ricoverati affetti da Coronavirus vengono effettuate le procedure di sequenziamento dell’RNA per discriminare le varianti (Delta/Omicron) e la prevalenza della variante Omicron e della variante Delta sia nei ricoveri ordinari che in quelli di terapia intensiva.
“Questo dato – ha detto il consigliere, medico di professione – è di fondamentale importanza per valutare il reale grado di morbilità della variante Omicron. Nella nostra regione, secondo i dati più recenti, l’incidenza di Omicron è circa all’80%, ciò significa che su circa 4.000 positivi giornalieri almeno 800 persone sono affette da variante Delta. Questa stima è fatta però su persone positive nella popolazione generale (spesso asintomatici e/o con pochi sintomi)”.
La richiesta è stata accolta favorevolmente e Angelosante ha voluto ringraziare l’assessore al ramo Nicoletta Verì e il direttore generale D’Amario “per aver accolto celermente il mio suggerimento”.
“La nostra Regione con questa operazione si pone fra i primi in Italia ed i dati saranno certamente utilizzati a livello nazionale. Sapremo se Omicron è davvero blanda. La gente in questo periodo ha bisogno di certezze!”, ha commentato il consigliere sui social.