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In Abruzzo meno incidenti sul lavoro, ma più morti

Cgil e Inca analizzano i dati Inail, già 18 vittime nel 2023

In Abruzzo calano gli incidenti sul lavoro, ma raddoppiano i morti.

Lo rilevano la Cgil e il patronato Inca Abruzzo e Molise che, analizzando i dati diffusi dall’Inail, evidenziano come nel periodo gennaio-luglio vi sia stata una riduzione degli infortuni del 30%, ma che, al contempo, c’è stato un brusco incremento dei decessi.

Nei primi sette mesi del 2023 gli infortuni sono stati 7.156, contro i 10.306 del 2022: di questi, 1.483 si sono registrati in provincia dell’Aquila, 1.920 in quella di Teramo, 1.556 a Pescara e 2.197 a Chieti.

Complessivamente le donne coinvolte sono state 2.568 pari al 36%. Nell’88% dei casi (6.294), gli infortuni sono avvenuti durante lo svolgimento dell’attività lavorativa, nei restanti 862 si è trattato di incidenti in itinere (cioè durante il percorso casa-lavoro).

“Il quadro del numero degli infortuni, però, è solo all’apparenza positivo”, rilevano il sindacato e il patronato, sottolineando che “a raddoppiare, infatti, è drammaticamente il numero dei morti che dai nove dello scorso anno sono passati a 18 in quello in corso”.

Le vittime degli incidenti mortali (tutti uomini) sono state sette in provincia di Teramo, sei in quella di Chieti e cinque in quella di Pescara, mentre non ne sono stati registrati in quella dell’Aquila.

Due gli incidenti mortali in itinere e quattro quelli che hanno coinvolto lavoratori stranieri. Per quanto riguarda i settori, sottolineano Cgil e Inca, continua ad avere il triste primato – 16 morti nel 2023 – quello dell’industria, dei servizi e delle costruzioni; due invece i decessi in agricoltura.

“Numeri che confermano, se mai ce ne fosse bisogno, quanto sia urgente affrontare il tema ‘sicurezza sul lavoro’ risolvendo quei problemi che mettono quotidianamente a rischio la salute di troppe lavoratrici e troppi lavoratori. Sono necessari sforzi sia a livello nazionale che locale affinché si garantisca a tutte e tutti un lavoro sicuro e dignitoso e per far ciò è necessario l’aumento di ispezioni e verifiche, il rispetto delle normative e la costruzione di una vera cultura della sicurezza. Ed anche per queste rivendicazioni – conclude il sindacato – la Cgil Abruzzo Molise sarà in piazza a Roma il prossimo 7 novembre'”.

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