La storia, che ha generato non poca rabbia, risale al novembre del 2023 ed oggi, alla fine, è finita in un’aula di tribunale. Non c’è ancora pace per otto famiglie di Sulmona, residenti in una palazzina di via Avezzano, rimaste “scottate” dalla misura nazionale del Sismabonus: da due anni fuori casa e con 80 mila euro persi.
I lavori, avviati un anno fa, ovvero nel maggio del 2023, avevano subito uno stop improvviso in autunno. La ditta subappaltatrice, difatti, dopo non aver ricevuto le dovute spettanze economiche dalla ditta appaltatrice generale, aveva svuotato e abbandonato il cantiere, portando via ruspe, escavatori ed attrezzi. Sul caso, aveva indagato la Guardia di Finanza di Sulmona.
In questi giorni, il giudice del tribunale peligno, Mazzagreco, ha nominato un perito per l’accertamento tecnico preventivo, finalizzato a cristallizzare lo stato dei luoghi. Gli inquilini si sono uniti e, tramite i loro legali, stanno andando avanti per trovare una soluzione definitiva. Potranno chiedere un risarcimento danni oppure potrebbero optare per un rientro immediato in casa, disposti a pagare nuovamente, pur di riprendere possesso delle loro abitazioni.
L’esito del perito è previsto per il mese di luglio.
“Stiamo pagando soldi su soldi da anni”, ha raccontato una condomine all’Ansa.