“Le parole dell’Abate delle abbazie di Montecassino e di San Vincenzo al Volturno don Antonio Fallica di forte critica al progetto Enel Pizzone Il confortano i tantissimi cittadini sensibili al tema della tutela della Natura e del patrimonio straordinario della Valle del Volturno, a partire dal Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e dall’Abbazia di San Vincenzo al Volturno. Sono un ulteriore sprone per continuare a lottare fino al ritiro definitivo del progetto da parte di Enel o alla sua totale bocciatura da parte di enti, comuni, regioni e Stato” così il Coordinamento No Pizzone II accoglie l’intervento dell’Abate di Montecassino e San Vincenzo al Volturno Don Antonio Fallica che ha rivolto un’accorata e densa lettera al presidente Mattarella sollevando forti critiche al progetto.
Secondo quanto riportato dal TGR Molise nell’edizione di ieri, l’Abate evidenzia che il progetto andrebbe a “snaturare e deturpare l’area” ricordando che “I piani strategici per l’autonomia energetica e la transizione ecologica, pur sacrosanta, vanno mirati a risanare il degrado e non – come in questo caso – a degradare certificati modelli di integrità”.
Deciso e determinato il richiamo al rispetto del territorio da parte di Don Fallica “I tesori di un territorio sono ricchezza di tutti sono immediata testimonianza della infinita munificenza di Dio. Tutti i suoi figli sono chiamati a godere del privilegio di abitare la Terra, rispettandola come “casa comune”.
L’abate di Montecassino conclude in maniera inequivocabile “L’imponenza del quasi miliardario giro di danaro in gioco, non deve far tacere o avvelenare le coscienze”.
Il Coordinamento No Pizzone II farà tesoro di questo intervento che arricchisce la lotta per la protezione delle montagne abruzzesi e molisane che l’ENEL vorrebbe bucare con gallerie di 10 km tra Alfedena in provincia di L’Aquila e Castel San Vincenzo in provincia di Isernia, con produzione di 1 milione di mc di inerti e realizzando nuove strade ed elettrodotti.
Come ha scritto l’Ente Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise l’entità, i lavori previsti per la sua realizzazione e la stessa natura dell’opera proposta sono tali da rendere l’intero progetto assolutamente incompatibile con le esigenze di conservazione di una delle porzioni di territorio più pregiate e incontaminate del Parco che, tra l’altro, per il Molise, rappresentano l’unica zona inclusa in un parco nazionale.