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L’Aquila: lavori alla stazione fermi da 1 anno e mezzo

Mannetti scrive a Salvini chiedendo di intervenire su RFI

Un appello al ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, affinché si adoperi in prima persona per sbloccare l’impasse che da oltre un anno tiene bloccati i lavori di riqualificazione dell’area della stazione ferroviaria dell’Aquila. È contenuto nella missiva che l’ex assessore comunale alla Mobilità, Carla Mannetti, ha inviato al leader della Lega, di cui è responsabile regionale infrastrutture e trasporti.

La Mannetti chiede a Salvini di “intervenire nei confronti di Rfi, stazione appaltante dell’intervento, affinché vengano ripresi al più presto i lavori di un’opera strategica dal punto di vista trasportistico per il futuro del capoluogo dell’Abruzzo e del suo territorio”.

“Nel novembre 2019”, ricorda l’ex assessore comunale alla Mobilità, “Rfi e Comune dell’Aquila hanno sottoscritto un accordo con l’obiettivo di migliorare l’accessibilità dell’area attraverso una nuova sistemazione del piazzale, tesa a favorire l’interscambio modale con la realizzazione di un parcheggio auto e un terminal dei bus (al posto dell’attuale scalo merci). Un intervento previsto all’interno del progetto di riqualificazione complessiva della stazione, che ha già visto realizzato il restyling del fabbricato viaggiatori”.

“A febbraio 2022, durante le attività di scavo e di demolizione dei manufatti esistenti – in particolare del piano caricatore collocato all’interno dello scalo merci dove saranno ospitati il futuro parcheggio e il terminal bus – sono state rinvenute le fondazioni dell’ex magazzino merci risalente al 1911 e demolito nei primi anni 2000. Rfi e Comune, in accordo con la Soprintendenza Archeologica, hanno convenuto sull’importanza del rinvenimento dell’antico impianto di stazione distrutto a seguito del secondo conflitto mondiale, decidendo di rivedere il layout funzionale del terminal dei bus”.

“Nel maggio 2022”, ripercorre la Mannetti, “ci sono stati vari confronti tra Comune e Rfi (Gruppo FS Italiane) per riprogettare gli spazi destinati al parcheggio e al terminal dei bus, così da risolvere l’interferenza con le opere di fondazione dell’ex magazzino merci. La riprogettazione ha poi avuto il via libera della Soprintendenza Archeologica. Purtroppo, ad oggi, a distanza di un anno e mezzo è tutto fermo”.

 

Comunicato stampa

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