“La preoccupazione espressa dall’ufficio legislativo del Consiglio regionale che la riforma della legge elettorale ‘potrebbe comprimere o vanificare la rappresentanza delle minoranze’, non prevedendo più un limite massimo agli eletti della maggioranza, è assolutamente infondata. Stiamo predisponendo una motivata e argomentata controdeduzione che depositeremo agli atti della commissione consiliare presieduta da D’Annuntiis, che intanto ringrazio per aver dato impulso alla discussione. Discussione che spero affronti il merito della questione e porti, entro poche settimane, ad approvare un testo, con almeno un anno di anticipo rispetto al prossimo rinnovo”.
È quanto dichiara il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio che ricorda: “Ho iniziato un anno fa a parlare della legge elettorale, depositando un testo già quattro mesi fa, con l’obiettivo di sottrarre dal campo delle polemiche l’argomento che starei cambiando la legge in prossimità del voto per trarne un vantaggio di parte”.
“Il mio unico obiettivo – spiega Marsilio – è avere una legge che aiuti a selezionare la migliore classe dirigente e faccia crescere l’Abruzzo. In questo senso va la proposta più qualificante, che è quella del collegio unico regionale. Quanto al timore espresso in forma dubitativa dall’ufficio legislativo, si fonda su un errore che presto fugheremo con una nota di risposta argomentata, e che in sintesi anticipiamo”.
“Non c’è alcun pericolo – precisa Marsilio – che il premio di maggioranza si vada a sommare ai seggi conquistati dalla maggioranza in misura tale da ‘comprimere’ in maniera illegittima la rappresentanza della minoranza. Questo, per il semplice fatto che il premio di maggioranza non si ‘somma’ ai seggi della maggioranza, ma scatta solo come ‘correttivo’ nel caso in cui la maggioranza non abbia conquistato almeno 18 seggi (pari al 60%), e serve solo a raggiungere quella ‘soglia’ per garantire la governabilità, che è un principio fondamentale della legge elettorale al pari della tutela delle minoranze”.