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Luco dei Marsi, De Rosa replica al consigliere Ceci

“Non hai bonus figuracce, sarebbe comunque ormai esaurito”

 

 

COMUNICATO STAMPA

 

 

“Leggo il nuovo, ulteriore, comunicato stampa del consigliere di minoranza Francesco Ceci, e non posso che prendere atto della sostanza, come faranno, temo per lui, i nostri concittadini e non solo, e puntualizzare doverosamente alcuni passaggi”.

 

Arriva a stretto giro la replica fulminante della sindaca di Luco dei Marsi, Marivera De Rosa, nella querelle “alimentata dal consigliere di minoranza Francesco Ceci” all’indomani della tornata elettorale regionale.

 

“Nella nota il Nostro si appella al segreto dell’urna in merito al tema di un suo “voto alla Pezzopane”, con riferimento a una dichiarazione imputatami, e si ingegna in altre sottigliezze sui numeri di questa e quella tornata elettorale. Caro Ceci”, sottolinea il primo cittadino rivolgendosi direttamente al consigliere, “non posso pensare che tu, persona istruita, come dimostrato al tempo del tuo ingresso in Provincia, tra i 100 giovani (al tempo) accolti nell’Ente grazie alle determinazioni della presidente Pezzopane, nell’ambito delle tante misure che la stessa promosse per  creare occupazione per i ragazzi della nostra terra, non sia in grado di leggere e capire un testo chiaro, perciò non posso che immaginare questo tuo nuovo sforzo come un ennesimo tentativo di buttarla in caciara, e rimediare alla figuraccia incassata con le dichiarazioni a briglia sciolta su “roccaforti rosse e affini” con cui ci hai deliziati in questi ultimi giorni. Dal mio canto, infatti, come risulta evidente leggendo il chiaro testo della mia nota, ho rimarcato semplicemente che ti conosco dai tempi in cui ti affaccendavi con entusiasmo attorno alla campagna elettorale per le Provinciali, a supporto del centrosinistra che sosteneva proprio la riconferma di Stefania Pezzopane come presidente provinciale, e del candidato locale, e solo per sottolineare che ti ricordavo più prudente nelle esternazioni. Un fatto, questo, che la tua ennesima uscita non può che confermarmi”, sottolinea De Rosa.

 

“Mi ricordo anche alcuni aneddoti simpatici, disponibile se vuoi a rinfrescare la memoria anche a te, ma il punto, per quanto mi riguarda, né aveva accezione negativa né era centrale nella mia nota, e difatti non comprendo come mai ti accalori tanto per smentire o generare dubbi sull’aver “votato la Pezzopane” nel segreto dell’urna… semmai, sarebbe questo a dover generare qualche riflessione in qualcuno, dato che al tempo, per quello che è il mio ricordo, ti affaccendavi convintamente e con impegno, come detto, attorno alla campagna elettorale a supporto del centrosinistra. Quanto al resto della tua disquisizione, le uniche, ripetute figure barbine sono quelle che continui a fare tu, e quelli che con te sono inevitabilmente chiamati in causa, e che rappresenti. E il fatto di non essere un primo cittadino, ma pur sempre consigliere di minoranza, non ti dà diritto a un “bonus figuracce”. Se così fosse, comunque, lo avresti esaurito da un pezzo. Continui a vaneggiare di “momento politicamente difficile” riferito a me e alla mia Squadra, di “numeri che sono numeri”. L’unico momento politicamente difficile è quello, perenne e che tale rimarrà, che riguarda te e il tuo gruppo. Alla “fine della fiera” che hai allestito, e che si è trasformato, per te e i tuoi, in un imbarazzante teatrino” “parli di BEN 97 voti in più giunti allo schieramento da cui ti senti rappresentato. Meglio: 97 voti in più rispetto alle precedenti elezioni, mettendo però insieme Legnini e M5S. Il cosiddetto campo largo, che però al tempo non esisteva, così come diversi erano i contesti, i consensi e i numeri dei diversi movimenti (vogliamo andare a chiedere se vale questa osservazione agli amici di governo militanti in qualche altro partito?…), e sul campo largo ben altre sarebbero, e saranno, le riflessioni relative. E meno male che, almeno, ammetti che “La forbice dipende da come la si vede”. Ti lascio volentieri alla conta e riconta”, chiosa la Sindaca, “nell’Amministrazione comunale si lavora per il paese, e tempo per pallottolieri e trite questioni più di tanto non ce n’è. Ah, quando vorrai fare l’esperienza nuova di dare un contributo per la Comunità che ti ha eletto consigliere troverai, come sai, porte aperte”.

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