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Mattarella: Giorno della Memoria, mai più razzismo

La commemorazione al Quirinale

Al Qurinale commemorazione dedicata al Giorno della Memoria, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha affermato: “”Il sistema di Auschwitz e dei campi a esso collegati fu l’estrema, ma diretta e ineluttabile, conseguenza di pulsioni antistoriche e antiscientifiche, istinti brutali, pregiudizi, dottrine perniciose e gretti interessi, e persino conformismi di moda. Tossine letali – razzismo, nazionalismo aggressivo, autoritarismo, culto del capo, divinizzazione dello Stato – che circolarono, fin dai primi anni del secolo scorso, dalle università ai salotti, persino tra artisti e docenti, avvelenando i popoli, offuscando le menti, rendendo aridi cuori e sentimenti”, ha proseguito poi “”Il regime fascista, nel 1938, con le leggi razziali , agì crudelmente contro una parte del nostro popolo. E’ di grande significato che la Costituzione volle sancire, all’articolo 3, la pari dignità ed eguaglianza di tutti i cittadini, anche con l’espressione “senza distinzione di razza”. Taluno ha opinato che possa apparire una involontaria concessione terminologica a tesi implicitamente razziste. I Costituenti ritennero, al contrario, che manifestasse, in modo inequivocabile, la distanza che separava la nuova Italia da quella razzista. Per ribadire mai più”.

Il 27 gennaio del 1945 l’esercito russo liberò il campo di concentramento di Auschwitz,si scoprì così l’orrore dei campi di sterminio.
Per non dimenticare le vittime della Shoah, si decise che in questa data si sarebbe celebrato il “Giorno della memoria”.

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