“Nel sentire quel “London Bridge is down”, il cuore di noi tutti ha avuto un momento di cedimento, di fronte ad un evento storico”, afferma Gregorio Di Salvatore, responsabile nella Marsica del think tank conservatore Nazione Futura.
“La notizia della dipartita della Regina Elisabetta II, simbolo non solo del Regno Unito quanto di un’era che volge alla conclusione, lascia sgomenti per l’impatto della stessa, e gliene si renderà maggiormente merito col passare degli anni, sugli ultimi 70 anni della storia del Continente”.
“Protagonista indiscussa dell’ultimo secolo, ha vissuto in prima persona ogni evento significativo dello stesso, dalla ricostruzione in seguito alla seconda guerra mondiale alla nascita dell’Unione europea, dalla crisi economica passando per i fasti di Margaret Thatcher fino alla Brexit, senza mai tirarsi indietro, affrontando i tempi col prestigio e la risolutezza propri del ruolo“.
“È stata una più che degna erede di altre donne che hanno guidato il Regno, quali le Regine Vittoria ed Elisabetta I, ed è per questo che oggi non è solo la sua Patria ad essere in lutto, ma tutto il mondo”, conclude.