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No dimensionamento scuole: appello a Regione

L’assessore Gallese: “La norma mina il rapporto tra istituzioni scolastiche, amministrazioni e comunità”

Avezzano si mette in moto contro la norma che mina le ‘scuole sotto soglia’ di ogni ordine e grado, innalzando il numero minimo di iscritti per conservare l’autonomia e dando il via libera ad accorpamenti – anche interregionali – pericolosi per la loro sopravvivenza. È stata approvata all’unanimità, nell’ultima seduta del Consiglio comunale, la mozione presentata dal consigliere di maggioranza Alessandro Pierleoni, che rivolge a Regione e parlamentari eletti in Abruzzo un appello affinché si impegnino a difendere i poli dell’istruzione del territorio, colpiti dalla norma sul dimensionamento scolastico, contenuta nella legge di bilancio 2023.

“All’orizzonte – specifica proprio Pierleoni – si intravede già un pauroso impoverimento del tessuto delle scuole a livello nazionale, sia dal punto di vista dell’autonomia, sia dal punto di vista del personale ATA. È un allarme che non riguarda solo la perdita della figura dei dirigenti scolastici nelle strutture con meno alunni, ma è anche una spia lampeggiante dal punto di vista sociale e di offerta didattica. Il pericolo riguarda soprattutto i territori delle aree interne, caratterizzati da una densità demografica minore rispetto alla costa”.

“Nelle Regioni italiane – afferma l’assessore all’istruzione, Patrizia Gallese – c’è un fermento da più fronti contro il provvedimento del Governo. La norma dà il via libera all’accorpamento delle istituzioni scolastiche con meno di 900 alunni iscritti. A livello nazionale, si prevede il passaggio dai 6490 istituti attuali ai 3144 negli anni 2031-2032”.

L’appello è rivolto al presidente Marsilio, alla Giunta regionale e a tutti i parlamentari abruzzesi perché attivino ogni azione utile a tutela del territorio delle aree interne e delle istituzioni scolastiche. “Ai parlamentari eletti in Abruzzo – continua Pierleoni – chiediamo l’elaborazione di una proposta concreta di modifica della norma, che parta dalla tutela delle aree interne, da sempre zone svantaggiate dall’applicazione senza deroghe delle leggi nazionali. Tutti i piccoli Comuni della Marsica e dell’Abruzzo interno non devono uscirne ancora una volta penalizzati”.

“Ho già avuto nei mesi passati delle riunioni con tutti i dirigenti scolastici degli istituti comprensivi della città. Il Comune, – conclude la Gallese – lancia una mozione-appello per coinvolgere anche tutti gli altri amministratori della Marsica e della Provincia dell’Aquila, che sarà la più colpita in Abruzzo. Dobbiamo agire ora: il tempo stringe. A breve, gli uffici scolastici regionali dovranno presentare il nuovo piano di dimensionamento degli istituti di ogni ordine e grado; dobbiamo lavorare di concerto con la politica regionale e nazionale per ottenere delle deroghe e custodire, in questo modo, le scuole delle Province delle aree interne: presidi di cultura, formazione e socialità”.

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