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Nuovo Municipio di Avezzano: illustrati tempi e obiettivi

Il sindaco Di Pangrazio presenta il progetto che fonde innovazione, rigenerazione urbana e identità. Due anni per vederlo realizzato

Da opera pubblica bloccata per vent’anni ad edificio simbolo di riscatto e di rigenerazione urbana. Per il Nuovo Municipio di Avezzano scatta il nuovo corso virtuoso e strategico per la storia futura della città, che lo porterà a divenire la nuova casa del Comune e il nuovo punto di riferimento amministrativo per tutti i cittadini. Questa mattina, nella sala consiliare del Palazzo comunale, sono stati illustrati alla stampa e alla cittadinanza, dettagli, tempi, obiettivi e peculiarità-eco della progettazione della struttura, portata a termine dalla società “Studio Paris engineering S.r.l.”. Al centro del progetto esposto di fronte ad un’aula gremitissima, la mission della rigenerazione: l’edificio da 9300 metri quadri sarà riqualificato totalmente.

“Lo sblocco in positivo dell’annosa vicenda era un nostro impegno, assunto di fronte ai cittadini già in campagna elettorale. – ha esordito il sindaco Giovanni Di Pangrazio – Come guida amministrativa di questa città, abbiamo intrapreso poi, con responsabilità e massima serietà, un percorso che ci ha condotto al risultato di rinnovamento di oggi. Ricordo ancora adesso le numerose telefonate intercorse con Don Antonio Salone, parroco della Chiesa del Santo Spirito. Siamo partiti subito con la risoluzione del nodo Irim (con una transazione chiusa al di sotto del lodo arbitrale), che ha messo così un punto fermo a tutta la questione legale, chiudendo il contenzioso che si trascinava da anni. Un lavoro impegnativo è stato portato avanti dai consiglieri comunali, che ringrazio per il loro profondo e risolutivo interesse per una vicenda cruciale per la città. L’impegno e la serietà di squadra – ha continuato Di Pangrazio – sono stati indispensabili anche ai fini dell’ottenimento del cospicuo finanziamento di 5 milioni di euro, intercettato in maniera intelligente dall’amministrazione tramite i canali del PNRR (Missione 5, ‘Investimenti in progetti di rigenerazione urbana’)”.

“A queste risorse, si sono aggiunti altri due milioni e mezzo, messi a disposizione dallo stesso Comune. Ora, avanti con l’acceleratore verso il rinnovamento di un edificio pubblico che sarà al servizio di tutta la città, che valorizzerà l’intero quartiere e che ospiterà i dipendenti comunali dei vari settori dislocati, riuniti così sotto un unico tetto”.

Hanno partecipato alla conferenza stampa di questa mattina: il presidente del Consiglio comunale Ridolfi, l’assessore ai Lavori Pubblici Cipollone, l’assessore Colizza, i consiglieri comunali Pierleoni, Seritti, Del Boccio, Iucci, Carpineta, Chiantini, Filomeno Babbo e Mercogliano, il dirigente del settore Lavori Pubblici Ferretti e il parroco Don Antonio Salone. Come verrà rinnovata l’opera strategica da 6 piani e 192 postazioni di lavoro? “Verrà avviato un vero e proprio processo di rigenerazione. Il punto cardine della progettazione è l’operazione di recupero e riqualificazione dello spazio urbano. – ha affermato l’ingegnere Livio Paris, responsabile tecnico della società – Alla base del restyling delle facciate esterne, c’è l’idea di creare un dialogo visivo tra il luogo simbolo della città e i monti che abbracciano il territorio avezzanese e che si specchiano con il loro originale skyline all’esterno dell’edificio stesso”.

Il cambio di passo sarà visibile già a partire dall’ingresso, con una spaziosa hall costituita da un front-office, una sala d’attesa e tre uffici. I passi successivi li ha spiegati il dirigente Ferretti: “Adesso verrà predisposto il bando di gara di rilevanza europea per l’affidamento dei lavori da 6 milioni e 300 mila euro. Altro elemento di favore, il fatto che l’unico target da rispettare per il PNRR è quello relativo ai metri quadri da ristrutturare: ciò significa che l’iter burocratico sarà più agevole, più veloce e più fluido”.

Giochi di luce sulle pareti, digitalizzazione degli spazi lavorativi, interventi di efficientamento energetico (cappotto termico, parete ventilata termoisolata e impianto fotovoltaico in copertura da 48 kW), nonché barriere architettoniche azzerate saranno i punti di forza di un’ampia struttura che diventerà centrica nella vita amministrativa dei cittadini.

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