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Ordinanza anti-bivacchi: “Pasticcio amministrazione”

Pd Avezzano: "Non si può far passare il messaggio per cui si scarica sulla sola categoria del commercio cittadino l’onere di affrontare il fenomeno"

“Al fine di contrastare il degrado dovuto all’abbandono di bottiglie, lattine e altri tipi di rifiuti sono
vietati i bivacchi e gli assembramenti oltre le ore 01:30 fuori dai locali e nelle zone centrali della movida: piazze, parcheggio ex Inail (Palazzaccio) e altre aree sensibili”.

Così cita l’ordinanza sindacale dello scorso 20 ottobre 2021 a firma del sindaco – facente funzioni – Domenico Di Berardino, emessa con l’intenzione di ridurre assembramenti molesti e atti di vandalismo, fuori controllo in città.

Di fatto l’Amministrazione con questa ordinanza tenta di mettere mano a questo grave fenomeno contingentando lo svolgimento delle attività commerciali secondo determinate fasce orarie.

“Siamo di fronte ad un problema reale e serio per i residenti, al quale però bisogna dare soluzioni giuste. Anzitutto dal lato del metodo: l’Amministrazione prima di assumere una tale decisione ha ascoltato le categorie e i commercianti? Non ci risulta e questa prima grave mancanza è un vulnus per un’ordinanza che dovrebbe al contrario prevedere un corale impegno e condivisione di tutte le parti coinvolte. Non si assume una decisione così senza concertazione. E infatti le conseguenze non si sono fatte attendere: proteste e contestazioni hanno costretto il sindaco – facente funzioni – a rimediare con una seconda ordinanza che modifica la prima. Insomma l’ennesimo pasticcio su una materia molto delicata”, spiega Anna Paolini, coordinatrice del circolo PD di Avezzano.

“Un provvedimento apparentemente senza logica alcuna, che continua a vedere ancora restrizioni alla lenta ripresa dell’attività economica locale a cui si addossa una grande responsabilità, finanche a pensare -così si potrebbe evincere da quanto approvato dalla maggioranza dell’amministrazione che la causa degli spiacevoli episodi che loro chiamano “bivacco” sia l’apertura fino a tarda sera dei locali”, dichiara la consigliera Lorenza Panei e aggiunge “Come un fulmine a ciel sereno arriva la prima ordinanza per le categorie interessate, così arriva dopo appena tre giorni la sua rettifica: allungando di un’ora circa il limite di chiusura dei locali, specificando che la musica dal vivo è tollerata fino a mezzanotte all’esterno dei locali e fino all’una di notte all’interno e viene eliminata la geolocalizzazione specifica delle zone della città in cui sono vietati bivacchi e assembramenti (vd
“piazze, parcheggio ex Inail (Palazzaccio) e altre aree sensibili”).

“Un’amministrazione che conferma di non avere una visione per la città: i ripetuti episodi di bullismo, anche in pieno giorno, addizionata all’allarme che ha fatto generare queste restrizioni dovrebbe far riflettere piuttosto ad agire in base ad una programmazione di atti di indirizzo da parte della macchina comunale che volgano al benessere dei cittadini e delle cittadine. Questo si traduce nell’ascolto in primis dei soggetti interessati presenti in città (cosa che non sembra esserci) e poi nella realizzazione di progetti (e reperimento di risorse) volti alla rigenerazione di spazi urbani, alla creazione di occasioni di incontro e riavvicinamento delle giovani generazioni alla cultura e al valore dello stare insieme e del rispetto degli spazi urbani, che in altre parole altro non è che aver cura della propria città. Infine non si può far passare il messaggio per cui si scarica sulla sola
categoria del commercio cittadino l’onere di affrontare il fenomeno che andrebbe piuttosto attenzionato da una vigilanza efficace e da una socialità rivitalizzata”, conclude Paolini.

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