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Parcheggio viale Croce Rossa: “Occorre operazione verità”

Lo afferma il consigliere di minoranza Paolo Romano

“Sulla realizzazione del parcheggio su Viale della Croce Rossa, un progetto che faceva parte di un piano ben più articolato della precedente amministrazione, va fatta un’operazione verità svelando tutte le criticità da risolvere che nessuno dice”.

Lo afferma il consigliere di minoranza Paolo Romano.

“La prima criticità è rappresentata dai tempi di realizzazione: annunciare un nuovo parcheggio senza definirne i tempi rischia di rendere la promessa di area sosta il solito annuncio evanescente. Solo per dovere di cronaca ricordo che il progetto di fattibilità del 2019 del parcheggio, approvato dal vicesindaco Raffaele Daniele, prevedeva quasi 10 anni per la sua realizzazione”.

“La seconda criticità riguarda l’individuazione delle risorse: dopo aver depredato tutte quelle appostate a favore di altri progetti tra i quali spicca il fantomatico Ponte Belvedere, l’assessore all’urbanistica De Santis dice che i fondi si prenderanno dai residui del Contratto di Quartiere II, ignorando la precisa volontà del Consiglio comunale che nel marzo 2023, all’interno delle delibere di bilancio, ha approvato all’unanimità un mio emendamento che destina quei fondi al Piano di recupero di Valle Pretara, atteso da anni dai cittadini del quartiere. È chiaro che oramai senza un project financing questo parcheggio non vedrà mai la luce”.

“La terza criticità è sulle competenze: il Piano di Viale della Croce Rossa, compreso il parcheggio, è in capo al Vicesindaco come progetto strategico della ricostruzione pubblica. L’assessore De Santis, che adesso fa proclami al posto del collega di Giunta, dovrebbe invece occuparsi della parte che è in capo a lui e che non attiene alla progettazione né alla realizzazione del parcheggio: mi riferisco alla riattivazione di tutti quei procedimenti urbanistici che colpevolmente si sono fatti scadere, come il vincolo preordinato all’esproprio, come la nuova trattativa da intavolare con tutti i proprietari privati presenti, come il cambio di destinazione d’uso di San Basilio, fermo da 6 anni. In questo ginepraio di rimodulazioni e competenze il vicesindaco dovrebbe dal canto suo spiegare come utilizzerà i fondi relativi alla progettazione del piano unitario che ha preso dal Ministero a febbraio scorso”.

“La quarta criticità è sulla coabitazione di due Rup e come dialogheranno tra loro: adesso ce n’è uno per parcheggio e impianto di risalita su San Basilio e un altro per il piano di recupero urbano complessivo di viale della Croce Rossa, anche se si tratta di un’opera unitaria. In questa abbondanza, magari se ne potrebbe spostare uno sulla realizzazione del ponte belvedere, visto che manca”.

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