L’ex vertice della Confesercenti dell’Aquila e attuale consigliere e membro di Giunta della Camera di Commercio provinciale, Domenico Venditti, scende in campo a sostegno delle imprese che hanno bussato alla sua porta in merito a problematiche inerenti le proprie attività produttive, nello specifico . “Il nostro territorio – afferma in una nota stampa – ha, tra le tante, anche attività edilizia di modesta entità, che produce tipi di rifiuti peculiari, quali materiali inerti, come calcinacci di intonaco e laterizi. Considerando la lotta all’inquinamento ambientale, bisognerebbe che venisse effettuata una corretta diffusione di norme per lo smaltimento di piccole quantità”, specifica.
Secondo Venditti, l’analisi attuale che emerge dalle continue segnalazioni a lui indirizzate testimonierebbe un “disservizio che porta ad alimentare le discariche abusive. Perfetto accedere all’isola ecologica di via Nuova, in Avezzano, – afferma – con la certificazione del pagamento della TASI, così da evitarne l’uso ai furbetti che fin’ora hanno sfruttato la raccolta differenziata esentasse, ma non si comprende come mai, però, non si possano depositare quei tipi di materiali particolari, penalizzando, a mio avviso, in questo modo, il cittadino ligio al dovere fiscale. La quantità accettata è davvero irrisoria, e questo porta inevitabilmente il cliente a trovare luoghi più o meno aperti per gettare il tutto, come spesso si verifica”.
Domenico Venditti, inoltre, aggiunge: “Sono ovviamente da ritenersi rifiuti speciali, ma è compito proprio di chi ha in appalto le operazioni legate alla raccolta, al trasporto e allo smaltimento dei rifiuti evitare che calcinacci, mattonelle rotte, e quant’altro vengano abbandonati abusivamente, deturpando e inquinando l’ambiente.”
“Smaltire in modo abusivo è giustamente sanzionato penalmente: e allora? – conclude – Cosa può fare l’utente per eliminare correttamente piccole quantità di macerie edili, visto che ad oggi non risulta una ditta o un’impresa soggetta a specifiche norme? Norme che ammontano comunque a cifre astronomiche per poter effettuare le determinate analisi richieste. Un aggravio di spesa non giusta nei confronti di chi paga già tasse elevate per lo smaltimento rifiuti. Si sottolinea, di nuovo, che il quantitativo posto all’attenzione è di piccole entità. Questo tipo di materiale, che si ottiene dalle demolizioni e dalle costruzioni, potrebbe essere addirittura riciclato e utilizzato per altre tipologie di lavori”. Venditti, insomma, pone all’attenzione dell’Ente preposto la realizzazione di isole ecologiche mirate esclusivamente alla raccolta dei materiali di risulta di modesto volume e richiede, in aggiunta, la semplificazione delle procedure.