Non è stata mandata giù la bocciatura del Ddl Zan in Senato: uno stop del percorso legislativo che ha lasciato l’amaro in bocca. Tante le rivoluzioni sul web e anche di popolo. L’Abruzzo nemmeno si è mostrato indifferente di fronte a questo scenario nazionale.
Alcune centinaia di persone hanno manifestato nel pomeriggio di ieri, 2 novembre, in piazza della Rinascita, a Pescara, per protestare contro la bocciatura in Senato del Ddl Zan.
L’iniziativa, come si legge su Ansa Abruzzo, promossa da La Formica Viola, Jonathan – Diritti in Movimento e Mazì Arcigay Pescara, hanno aderito decine di realtà, tra associazioni, movimenti e partiti politici.
I manifestanti, che avevano invitato “chiunque abbia a cuore i diritti civili a scendere in piazza”, parlano di “vergognoso affossamento del Ddl Zan” e definiscono “inammissibile il ricorso al procedimento della tagliola e del voto segreto nonché inaccettabile la successiva ovazione da stadio delle senatrici e dei senatori”.
“La reazione è proporzionale ai fischi e agli applausi – aggiungono – tutte le manifestazioni fatte in questi giorni, quindi anche la nostra, servono a dare visibilità a quella parte di popolazione che non è d’accordo con la bocciatura. Secondo i sondaggi il 65% della popolazione è favorevole al Ddl Zan: la decisione del Senato non rispecchia la volontà popolare. La bocciatura è stata un colpo al cuore. E’ come legittimare le persone violente“.
“Il Ddl era fondamentale per le categorie più marginalizzate, per la comunità Lgbt+, per i disabili, per le donne”.