Il turismo può contribuire alla crescita socio-economica dell’Abruzzo, come dell’Italia.
Si tratta di un settore che sarà ulteriormente potenziato nei prossimi anni, anche attraverso l’utilizzo delle risorse del piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) che, a oggi, ha destinato al turismo abruzzese oltre 51,5 milioni di euro.
Lo rivela un’analisi di Abruzzo Openpolis, progetto di Fondazione Openpolis, Etipublica, Fondazione Hubruzzo, Gran Sasso Science Institute e StartingUp.
Questi fondi interessano lo strumento del tax credit (28,3 milioni) e l’attrattività dei borghi (23,2 milioni). A questo si sommano i 56 milioni di euro di investimenti privati, oltre che le risorse del fondo complementare. Andranno dunque sia alle località balneari che ai piccoli centri delle aree interne.
A livello provinciale, considerando sia gli investimenti pubblici che quelli privati, la maggior parte delle risorse è andata a Teramo (52,6 milioni).
Seguono L’Aquila (35,7 milioni), Pescara (11,6) e Chieti (7,5).
I comuni toccati da questi investimenti sono 57. L’importo più significativo è localizzato a Calascio (L’Aquila), che riceverà 20 milioni per un singolo progetto pilota finalizzato alla riqualificazione della rocca e all’ampliamento dell’offerta culturale. I progetti finanziati in totale sono 184 per un importo medio di circa 481mila euro. Oltre al già citato intervento su Calascio – di gran lunga il più rilevante dal punto di vista economico – troviamo un progetto finanziato dal valore singolo di quasi 4 milioni di euro che prevede la ristrutturazione e riqualificazione energetica dell’ex Hotel Como a Rivisondoli. In questo caso il finanziamento pubblico è pari a 545mila euro circa mentre l’investimento privato è di 3,4 milioni.
Nel 2022 in Abruzzo sono state circa 6,4 milioni le presenze turistiche. Lo scorso anno, infatti, la regione si è piazzata solamente al 16esimo posto per numero di presenze (6,4 milioni).