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Protesta Nuclei di cure primarie, interessato ministro Schillaci

Albano (Fimmg): "A Schillaci consegneremo anche una scheda tecnica sulla situazione. Le altre Asl, a differenza della nostra, stanno continuando a fare le sostituzioni dei medici"

“Porteremo le nostre ragioni all’attenzione del ministro della Salute Orazio Schillaci, in visita all’Aquila martedì 27”.

 

Questa la volontà delle forze sindacali che guidano la mobilitazione a difesa dei Nuclei di cure primarie all’Aquila annunciata nel corso di una conferenza stampa nell’aula della sede della Asl 1, occupata da giovedì in segno di protesta.

 

 

Al centro della controversia – si legge sull’Ansa -, c’è la mancata sostituzione dei medici andati in pensione nella Asl. Il ministro arriverà alle 9.30 all’ospedale “San Salvatore”, dov’è prevista una visita dei locali. Alle ore 11 il ministro parteciperà all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università.

 

“A Schillaci consegneremo anche una scheda tecnica sulla situazione – ha spiegato Vito Albano, segretario provinciale Fimmg – Le altre Asl, a differenza della nostra, stanno continuando a fare le sostituzioni dei medici, tant’è che Chieti ne ha fatta una il 9 febbraio introducendo tre nuovi medici. All’Aquila la situazione è bloccata. Questo comporta una penalizzazione perché non è vero, com’è stato detto, che il servizio continuerà a pieno regime. Se ci sono dieci medici questi possono assistere 15 mila persone, se diventano cinque medici ne assistono 7.500″.

 

“Sono i cittadini a dover supportare la mobilitazione – ha detto Guido Iapadre, del sindacato dei Medici Italiani – anche in occasione del Consiglio comunale straordinario di lunedì. Noi abbiamo tenuto questo presidio dentro la Asl 1 proprio perché, fino ad oggi, non abbiamo potuto avere un’interlocuzione con l’azienda”.

 

 

Presente alla conferenza anche Francesco Marrelli, segretario generale della Cgil all’Aquila. A supporto della mobilitazione c’è anche l’Anpi: “La protesta messa in atto da sigle sindacali, lavoratori, professionisti e cittadini ci vede tutt’altro che indifferenti – si legge in una nota – Facciamo nostra, infatti, la mobilitazione messa in atto in questi giorni in difesa dei Nuclei di Cure Primarie, per una sanità di prossimità e per una Asl che dia spazio a giovani professionisti”.

 

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