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Questa sera all’Aurum ‘Clitemnestra’ di Violante

Sarà il d’Annunzio teatrale il protagonista assoluto, oggi, lunedì 6 settembre, all’Aurum, della quarta giornata della terza edizione del Festival dannunziano

Sarà il d’Annunzio teatrale il protagonista assoluto, oggi, lunedì 6 settembre, all’Aurum, della quarta giornata della terza edizione del Festival dannunziano, con lo spettacolo ‘Clitemnestra’ del Teatro Stabile d’Abruzzo, su testo dell’ex deputato Luciano Violante presente con il Presidente Pietrangelo Buttafuoco. “La rassegna prosegue a grandi passi – ha commentato il Presidente del Consiglio regionale – con una partecipazione straordinaria del pubblico, a testimoniare quanto il Festival dedicato al poeta d’Italia e d’Abruzzo sia ormai entrato nel Dna degli abruzzesi. Seguitissima la proiezione del film ‘Il Cattivo Poeta’, uscito nelle sale appena due mesi fa a causa del Covid e che da due mesi resta in programmazione, offrendo uno sguardo estremamente veritiero della figura di d’Annunzio, evento che peraltro ha visto la partecipazione del co-protagonista Francesco Patanè nelle vesti dell’ufficiale Giovanni Comino incaricato dal regime di spiare il Vate. E ieri è stato proprio Patanè a riscuotere gli applausi di un Teatro d’Annunzio finalmente tornato a riempirsi”. Domani, lunedì 6 settembre, la quarta giornata di eventi partirà alle ore 18, all’Aurum, con la presentazione del libro ‘Studi su Gesù’ con l’autore Angelo Piero Cappello, e con Arnaldo Dante Marianacci e Raffaele Giannantonio. “Le pagine che seguono, con il loro profilo antologico, dimostrano quanto profonda e perseverata fu, nella mente di Gabriele d’Annunzio, l’idea di uno studio in forma artistica sulla vita meravigliosa del Galileo”. Nella prefazione a Studi su Gesù. Appunti, Taccuini, Parabole, Ianieri Edizioni, Giordano Bruno Guerri descrive la straordinaria importanza del lavoro di curatela di Angelo Piero Cappello che qui raccoglie le pagine di Gabriele d’Annunzio sul tema cristologico: frammenti di scritture, parabole, articoli, appunti, taccuini vari, che nei progetti dannunziani avrebbero dovuto comporre una vita di Gesù, mai prima d’ora isolati e messi in fila secondo un criterio di continuità tematica e sviluppo cronologico. A lungo infatti d’Annunzio – le cui opere sono state nell’indice dei libri proibiti fino al 1966 – andò accarezzando il progetto di scrivere una vita di Gesù, di cui lo colpiva la duplice natura umana e divina, ma il progetto non arrivò mai a concretizzarsi: lo sanno bene gli studiosi specialisti come Cappello, con oltre trent’anni di studi dannunziani alle spalle, ma non i comuni lettori. Da qui l’intento di raccogliere scritture finora sparse in vari volumi ed edite in differenti occasioni, riconoscendo in esse una comune linea di ispirazione. Così riordinate, da queste pagine emerge l’immagine di uno scrittore tutt’altro che dedito al solo erotismo, per niente compiaciuto del proprio estetismo, affatto estraneo a compiacimenti di motivi e di stili eroico-erotici. E vi si rivela un d’Annunzio profondo conoscitore del racconto biblico, perfino esperto lettore dei vangeli apocrifi e copti. Pagine di grande artigianato verbale, tutte affidate alla parola quale intimo scandaglio delle abissali profondità di coscienza: “non v’è dio, se tu non sei quello”. Intuire nelle profondità della coscienza l’infinito che ci fa simili al dio, al nostro dio, a quel dio che è in ciascuno di noi, è lo scopo di tutte le pagine che d’Annunzio scrisse su Cristo e che, qui raccolte, confermano la grandezza di una scrittura e di uno scrittore, forse blasfemo ma decisamente straordinario. Angelo Piero Cappello attualmente dirige il Centro per il libro e la lettura del Ministero per i beni e le attività culturali e per il Turismo. Per molti anni funzionario dell’Area della Promozione Culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ha maturato una lunga esperienza presso gli Istituti Italiani di Cultura all’estero. Studioso di letteratura italiana, ha pubblicato in rivista saggi su Dante, Manzoni, Morselli e Camilleri, studi su autori italiani e curato la pubblicazione di numerosi volumi tra cui Una burla riuscita (Italo Svevo. Roma, Bonacci, Classici italiani per stranieri, 2000), Il fastello della mirra. Autobiografia (Gabriele d’Annunzio. Firenze, Vallecchi, 2004), Io sono Gabriele. D’Annunzio in 150 aforismi (Gabriele d’Annunzio. Lanciano, Carabba, 2012) e molti altri. Ha, infine, curato le note di commento dei volumi di Gabriele d’Annunzio, Prose di Ricerca. Le faville del maglio (Milano, Mondadori – I Meridiani, 2005). Alle ore 20.30 si aprirà il sipario, sempre all’Aurum, sullo spettacolo ‘Clitemnestra’, con un’introduzione del professor Carmine Catenacci, Direttore del Dipartimento di Lettere, Arti e Scienze Sociali dell’Università degli Studi ‘d’Annunzio, quindi lo spettacolo prodotto dal Teatro Stabile d’Abruzzo con l’ex deputato Luciano Violante e il Presidente Pietrangelo Buttafuoco. “Ho dimestichezza con l’odore della morte e del sangue…”: così incomincia la narrazione al pubblico contemporaneo di Clitemnestra, regina di Micene e assassina di Agamennone suo marito, scritta per il Teatro Stabile d’Abruzzo da Luciano Violante, con regia di Giuseppe Dipasquale. Assassina per vendetta o assassina per giustizia? E’ la questione posta da Violante nel disegnare la sua Clitemnestra che viaggia dal mito alla contemporaneità sorretta da un fraseggio tragico che scolpisce le parole sulla declinazione di una storia di un esilio perpetuo post mortem. E’ un canto nel dolore di una madre che ha subito l’ingiusto sacrificio di Ifigenia per mano dell’ambizioso padre, è un canto della purificazione perché condannata a vagare nell’eterno nulla al fine di emendare un omicidio non accettabile nell’alveo del moderno patriarcato occidentale. Luciano Violante, da tempo studioso del mito classico e del suo messaggio alla modernità, ha dato vita ad un testo poetico di grande bellezza, il racconto di una donna che attende il momento del riscatto (o della vendetta?) con pazienza e fermezza per un tempo così lungo da essere inconcepibile per il pensiero maschile. A dare voce al personaggio sarà Viola Graziosi, interprete di grande sensibilità e talento, protagonista di importanti spettacoli di teatro classico e contemporaneo, premio Actress of Europe 2020 con “Ofelia Suite”, diretta dal regista Giuseppe Dipasquale. Viola Graziosi debutta giovanissima con Ofelia nell’Amleto di Cecchi. Si diploma al Conservatoire National d’Art Dramatique di Parigi. Lavora tra Francia e Italia sempre in ruoli di rilievo con i maestri della scena europea. È La Regina nel Ruy Blas di Victor Hugo diretta da Marcel Maréchal, Maria Stuarda nell’omonimo spettacolo con la regia di Marco Lucchesi, Pentesilea in una performance olofonica diretta da Renzo Martinelli, Elena di Troia al Teatro Greco di Siracusa per la regia di Muriel Mayette-Holtz. Intensa la collaborazione con l’attore e regista Graziano Piazza che la dirige in diversi spettacoli Intervista (Premio Adelaide Ristori), Misura X Misura, Elena tradita e assoli tra cui Aiace, Orfeo ed Euridice, Offelia Suite (premio Actress of Europe 2020), The Handmaid’s Tale tratto da Il racconto dell’Ancella di Margaret Atwood. è la protagonista della Fedra di Seneca con la regia di Manuel Giliberti.

Nel cinema esordisce giovanissima con Francesca Comencini in Le parole di mio padre (Cannes 2001). È diretta da Pupi Avati, Alessio Liguori, Alberto Bennati. Vince il premio miglior attrice non protagonista al San Benedetto Film Fest per The fragile friend (2020) di Salvatore Vitiello. Partecipa a varie fiction tv tra cui Distretto di polizia, Un passo dal cielo, L’isola, L’allieva 2… È una delle voci di punta di audiolibri in Italia (Certificato di eccellenza Audible Studios 2019 e 2020). Tra gli altri è la voce dei romanzi di Isabel Allende e Sibilla Aleramo. Per assistere agli eventi del Festival dannunziano è necessario prenotarsi sulla piattaforma dannunzioweek.it ed è possibile fare una donazione liberare di fondi che saranno devoluti per il risanamento della pineta dannunziana dopo i roghi del primo agosto.

Le donazioni possono essere effettuate con le seguenti modalità: Bonifico bancario sul conto corrente IBAN IT 68 T 05424 04297 000051050040 intestato a Consiglio Regionale dell’Abruzzo; PagoPa la causale da indicare nel caso di bonifico bancario o PagoPa è la seguente: ‘Contributo per il recupero della pineta e dei luoghi dannunziani’; Versamento contanti presso il punto informativo della manifestazione sito in Piazza Unione – Pescara, tutti i giorni a partire da venerdì 3 settembre dalle ore 10 alle ore 19, e dalle 19 in poi sui luoghi degli spettacoli. Si ricorda che per accedere a tutti gli eventi della kermesse occorre avere con sé il Green pass.

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