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“Rifiuti e degrado nel sito di Alba Fucens”

La denuncia della minoranza del Comune di Massa d'Albe: "Amministrazione indifferente, manca vigilanza". L'intervento dei consiglieri comunali Antonio Mastrangelo, Gianni Mancini e Giovanni Ceglie.

“C’è chi la utilizza per trovate preelettorali come la sfida tra i giganti Social Tweet e Facebook, chi ne esalta la bellezza con fiumi di parole ma nessuno se ne prende cura per tutelarla con atti concreti, per esempio istituendo un servizio di vigilanza contro l’abbandono dei rifiuti”.

Lo affermano in una nota inviata alla stampa i consiglieri comunali di opposizione di Massa d’Albe, Antonio Mastrangelo, Gianni Mancini e Giovanni Ceglie, in merito all’ennesimo ritrovamento di rifiuti nel sito archeologico di Alba Fucens.

Il teatro di Alba con i suoi tesori è diventata una mucca da mungere: di volta in volta vi si spilla latte sano e genuino, salvo gettare al macero, un minuto dopo, l’animale che lo ha prodotto” “La politica regionale lo svende ai giornali in un malriuscito spot pre-elettorale su un ipotetico duello, stile epoca romana, tra i Musk e Zuckerberg, il Comune di Avezzano ne ricava cariche politiche e il neo eletto sindaco di Massa d’Albe, Nicola Blasetti, come i suoi predecessori, assiste senza battere ciglio al sistematico ‘saccheggio, d’immagine e valenza storica, di un luccicante tesoro che depaupera nell’indifferenza delle istituzioni”.

“Nei giorni scorsi – aggiungono i tre consiglieri- nel sito sono stati ritrovati rimasugli di cibo, lattine e bottiglie. Si grida all’inciviltà degli autori del gesto, uno dei tanti, senza però dire che né Regione, né Comune di Massa d’Albe né amministrazione comunale di Avezzano, che ne trae vantaggi anche per attività promozionali estive, hanno mai mosso un dito per organizzare una vigilanza suo posto, con sanzioni e controlli”, si chiedono i tre consiglieri di minoranza.

Che fanno Regioni e istituzioni locali? E il sindaco di Massa Albe cosa pensa della sua ‘mucca’ che viene munta a ogni pié sospinto? Perché resta in silenzio? Perché sta con le mani in mano? Per quanto pensa ancora di farlo? E’ stato eletto tre mesi fa e oggi è ostaggio della sua maggioranza che gli fa guerra. Se non sa come uscirne, batta un colpo e si dimetta: nessuno lo obbliga a fare il sindaco che dovrebbe essere una missione per la gente, non fumo agli occhi per badare a interessi diversi”, questa la conclusione.

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