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Ritratto inedito di Corradino di Svevia

Prima presentazione in Abruzzo per il libro, del giornalista napoletano Lino Zaccaria che è stato l’ospite di punta del quarto appuntamento di "marsicaMedievale"

Il giovanissimo principe Corradino di Svevia – il cui mito nacque soprattutto grazie ai versi di Aleardo Aleardi, declamati dalla laureata in Canto Lirico Francesca Curini – come non lo avete mai visto: processato e condannato a morte, venne decapitato a Piazza Mercato a Napoli, alla fine del Duecento, per ragioni ‘di Stato’. Nel pomeriggio di ieri, presso la Sala Polifunzionale del Comune di Massa d’Albe, alla presenza del sindaco Nicola Blasetti e di tanti altri amministratori, cittadini e curiosi, è stato dissigillare il lucchetto rispetto ad un altro importante capitolo di storia medievale, di cui è intriso tutto il territorio marsicano: quello che ha portato alla scomparsa della dinastia Sveva in Italia.

È stato il cronista napoletano, già consigliere dell’Ordine nazionale dei giornalisti ed esperto in diritto dell’informazione e della comunicazione, Lino Zaccaria, a disegnare, durante il convegno, con le pagine del suo libro ‘L’Aquilotto insanguinato: vita, avventura e morte di Corradino’, un volto inedito del principe sedicenne, tra mistero, leggende e coraggio. Non solo: è stata svelata anche la meta finale del lungo tragitto di rievocazione storica di ‘marsicaMedievale’, battezzato mesi fa dall’omonima associazione culturale, capitanata dall’architetto Lorenzo Fallocco. L’ambizione è quella di realizzare, nella Marsica, un progetto di rete integrato tra storia, cultura e conoscenza del territorio, con l’inedito obiettivo di allestire ad Avezzano la prima, straordinaria partita a scacchi della Battaglia dei Piani Palentini, con cavalieri e sovrani viventi. L’idea della rappresentazione in formato scacchiera dello scontro che sancì il trionfo di Re Carlo I d’Angiò è stata presentata attraverso un promo-video, realizzato dal collaboratore dell’associazione, Fabio Mammarella.

“Prima volta per il mio libro in Abruzzo. – ha detto ieri Zaccaria – Dopo la Campania, è la la seconda Regione italiana che frequento di più, complice una casa a Roccaraso. Qui, esiste un bellissimo territorio tutto da scoprire, ma la Marsica, effettivamente, mi mancava come meta di pellegrinaggio. In questi giorni, ho avuto il piacere di osservare e frequentare dei luoghi straordinari, da Tagliacozzo a Scurcola Marsicana, da Massa d’Albe ad Alba Fucens”.

“Senza passato, un territorio non ha un futuro. – ha sottolineato il consigliere regionale Simone Angelosante – Il territorio marsicano è stato crocevia di eventi, lotte e popoli già a partire dall’età romana. Durante il Medioevo, si combatté questa battaglia fondamentale per la geopolitica europea, che abbiamo il dovere di valorizzare con costanza e lungimiranza. Senza la vittoria di Carlo I d’Angiò e, seguendo le logiche fantastiche di un’ucronia, con il trionfo di Corradino di Svevia, forse, quell’unità europea che tanto ci affanniamo a raggiungere oggi, l’avremmo potuta già ottenere sul campo, come identità culturale e politica”.

Presenti in sala anche rappresentanti della città di Avezzano, di Pescina e di Scurcola Marsicana che, proprio assieme al Comune di Massa d’Albe, fanno parte della rete di marsicaMedievale. “Sin dagli anni 2000 – ha spiegato, infine, l’architetto Lorenzo Fallocco – stiamo cercando di spalancare le porte a un percorso condiviso di riscoperta e rievocazione storica, perché la cultura di questa battaglia è un qualcosa che appartiene ai nostri territori. Abbiamo incominciato con il Corteo storico medievale di Scurcola ma, adesso, con il progetto di marsicaMedievale, vogliamo allargare l’operatività del nostro lavoro su tre Stati, quali Francia, Germania e Città del Vaticano e, parallelamente, su tre Regioni, ovvero Lazio, Abruzzo e Campania. Il ciclo di incontri e conferenze a tema si chiuderà il prossimo 18 dicembre, ad Avezzano, con la figura del medievalista Cardini”.

Attiva per il progetto storico e culturale anche la Fondazione Carispaq, rappresentata ieri dal consigliere Pierluigi Panunzi, che ha asserito: “Credo che la possibilità di rievocare un evento come la battaglia dei Piani Palentini attraverso una partita a scacchi con personaggi viventi, potrebbe essere davvero la mossa giusta per riscoprire le nostre radici storiche e portare turismo nelle nostre aree interne”.

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