“La solidità finanziaria e patrimoniale della Santa Croce srl sono e restano immutati. I fatti che hanno interessato l’ingegnere Colella, per i quali la società auspica che ad esito del vaglio della Magistratura vengano chiariti e quindi archiviati, sono tutti estranei all’azienda e al suo settore di competenza. In tal senso, non c’è stata alcuna ripercussione nell’impegno, negli investimenti e nell’attenzione che ogni giorno viene riservato al settore delle acque minerali”.
Così in una nota la Santa Croce nel puntualizzare lo stato dell’attività industriale legata al marchio di acqua minerale di rilevanza nazionale dopo la vicenda giudiziaria, relativa al settore immobiliare, che ha interessato l’imprenditore molisano Camillo Colella.
L’azienda gestisce attualmente l’imbottigliamento in Molise, nella sorgente di Castelpizzuto, e in Abruzzo, a Canistro, nella Fiuggino: in questa sorgente, dopo aver emunto per anni acqua minerale nella più grande Sant’Antonio Sponga, la Santa Croce è in corsa per la aggiudicazione di una nuova concessione.
“Anche il piano degli investimenti non è minimamente messo in dubbio ed anzi le previsioni di mercato consentono ai fornitori, all’indotto della Santa Croce e ai suoi stakeholders di guardare con ulteriore ottimismo al pieno raggiungimento degli obiettivi già prefissati per l’anno 2022: è infatti previsto un incremento del fatturato – spiega ancora la società -. Prive di ogni fondamento sono quindi le allusioni, apparse anche sulla stampa, e quindi doverose di secca smentita, su aspetti finanziari, patrimoniali e gestionali della società: le stesse appaiono funzionali solo a creare una indebita turbativa nel mercato di appartenenza e ad infondere una ingiustificata preoccupazione tra gli operatori del settore, oltre che nell’ampia clientela di cui può vantarsi la Santa Croce. È necessario ricordare come la stessa rappresenti un brand conosciuto sull’intero territorio nazionale, che si rivolge a migliaia di consumatori e come sia impegnata in importanti campagne di sviluppo e rilevanti sponsorizzazioni. Dinanzi all’importanza economica degli investimenti della Santa Croce gli accostamenti a problematiche e fatti assolutamente estranei alla stessa Società, costituiscono una intollerabile denigrazione della sua immagine e reputazione commerciale con un grave pregiudizio in termini di redditività della stessa Azienda; la stessa, si anticipa, non esiterà a far valere nelle opportune sedi tutti i pregiudizi patrimoniali e d’immagine subiti”.
In riferimento alle affermazioni dell’avvocato Savatore Braghini, ex legale del Comune di Canistro in contenzioso contro la Santa Croce, nel sottolineare che il professionista “risulta privo di incarichi di consulenza e di difesa giudiziale sui fatti e circostanze oggetto dei suoi inaspettati interventi”, il sodalizio molisano precisa “in omaggio alla trasparenza, come le supposizioni giuridiche formulate dal professionista risultino inoltre prive di ogni fondatezza, fattuale e normativa: il professionista cita, in modo obiettivamente decontestualizzato, circostanze di natura fiscale dichiaratamente afferenti alla fase di pandemia sanitaria che – come noto – ha visto l’adozione di misure di tipo emergenziale anche nel settore tributario; in alcuna omissione è incorsa la Santa Croce e tantomeno, in relazione alla gara per l’affidamento della concessione Sant’Antonio-Sponga, l’Amministrazione regionale che, si ritiene, abbia fatto puntuale e corretta applicazione delle disposizioni emergenziali”.