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“Siamo ancora qui!”: manifesti con fascio all’Aquila

"Riteniamo che non sia più possibile assistere inerti a tali fatti e che la condanna di episodi simili debba passare anche attraverso atti concreti"

Contro l’odio e la violenza come modalità di azione politica. Una serie di manifesti raffiguranti il fascio littorio con la scritta “Siamo ancora qui!”, affissi presumibilmente nella notte, sono comparsi questa mattina in molte zone della città dell’Aquila.

È quanto si legge in una nota della Cgil.

“Insieme a tali manifesti, sono comparse anche scritte celebrative dei 100 anni dalla marcia su Roma, con toni rivendicativi e minacciosi. Non è il primo episodio di questo tipo negli ultimi tempi: al di là delle reiterate affissioni abusive riconducibili ad alcuni gruppi e movimenti di estrema destra, ci sono stati altri gravi e inquietanti episodi, come il ritrovamento di bandiere e vessilli del Terzo Reich di qualche mese fa tra Lucoli e Roio“.

“Riteniamo che non sia più possibile assistere inerti a tali fatti e che la condanna di episodi simili debba passare anche attraverso atti concreti. Per tale motivo, questa mattina il Segretario Generale della Cgil della Provincia dell’Aquila, Francesco Marrelli, ha depositato, presso la Questura dell’Aquila, formale denuncia/querela contro ignoti. Atti del genere, oltre a configurare reato di deturpamento e imbrattamento di cose altrui, si pongono in contrasto con i valori e i principi della Costituzione repubblicana e antifascista e con le norme che sanzionano l’esaltazione di principi, metodi e fatti del fascismo con il rischio di derive che minano la tenuta dei valori democratici. Ci schieriamo contro l’odio e la violenza e contro l’esaltazione di anni bui come modalità di azione politica, ritenendo che oggi più che mai, sia necessario riaffermare un nuovo modello di società democratica, solidale, ugualitaria e che sia presidio di diritti e tutele per tutte e tutti”.

“Chiediamo a tutta la politica di prendere posizioni forti di condanna nei confronti di episodi tanto gravi quanto frequenti e di produrre, come già abbiamo chiesto in passato, atti e azioni di tutela e garanzia della legge, dei principi democratici e dei valori costituzionali – concludono dalla Cgil – Occorre rafforzare e allargare il fronte antifascista ed essere finalmente netti, superando qualsiasi equivoco e ambiguità, nella condanna e nelle azioni di contrasto al fascismo. Torniamo a chiedere a tutte le forze democratiche e antifasciste di unirsi con ancora più forza per ostacolare pericoli e derive che minano, anche nel nostro territorio, i valori dell’Italia nata dalla guerra di Liberazione da quello stesso fascismo che, mai ostacolato, oggi torna prepotentemente in azione sfruttando le fragilità sociali ed umane del momento di crisi. Non è più il tempo della timidezza. Fuori il fascismo dalla storia“.

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