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Smart city, modello L’Aquila al City Word Expo

Il più grande evento mondiale sulle Smart cities accoglie la partnership tra Comune e Usra su cultura, rigenerazione urbana e mobilità sostenibile

Dopo il successo dell’edizione 2019 e lo stop forzato di due anni a causa della pandemia, la città dell’Aquila torna allo Smart City Expo World Congress di Barcellona che ospita le realtà più innovative d’Europa e del mondo, a confronto sui temi dello sviluppo urbano e della trasformazione digitale.

Il Comune dell’Aquila e l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione parteciperanno alla fiera, in programma dal 15 al 17 novembre prossimi, con il progetto Next Start L’Aquila, suddiviso in tre macroaree: cultura, rigenerazione urbana e mobilità sostenibile. Nello spazio allestito presso il padiglione dell’Agenzia per la Coesione territoriale, L’Aquila, unica città media presente, sarà accanto a centri come Bologna, Venezia, Firenze. I visitatori godranno di una panoramica di alcuni dei progetti qualificanti la rinascita del territorio attraverso un percorso guidato sulla ricostruzione materiale e immateriale avviata dopo il sisma del 2009 e sulle iniziative messe in campo grazie alla sperimentazione del 5G e dell’intelligenza artificiale.

L’Aquila sede di una delle sei Case delle Tecnologie Emergenti, finanziate dall’ex Mise, il Pums, piano urbano della mobilità sostenibile, la Casa museo della Perdonanza con i suoi percorsi immersivi, il Munda con i suoi nuovi e tecnologici allestimenti all’interno del Forte spagnolo, il sistema di ricostruzione condivisa Webgis, la riconversione del progetto CASE con il centro nazionale del Servizio civile universale. Sono questi i progetti scelti che, insieme a molti altri, delineano una nuova partenza per L’Aquila.

Inoltre, il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, parteciperà all’iniziativa Intelligent Cities Challenge, l’evento conclusivo della fiera, insieme ai sindaci delle 100 città di tutto il mondo ammesse dalla Commissione Europea sulla scia del Digital Cities Challenge, il bando europeo a cui il Comune aveva partecipato, nel 2018, con il progetto dedicato alla trasformazione digitale urbana, Digital’AQ, risultando l’unica città italiana ad essere ammessa da Bruxelles.

“Una prestigiosa vetrina internazionale per L’Aquila che ha l’opportunità di mostrare a migliaia di visitatori – oltre ventimila nel 2019 – il cammino della ricostruzione materiale, sociale ed economica, i suoi progressi, come sta affrontando le sfide dell’innovazione e della digitalizzazione nei settori della cultura, dell’ambiente e della rigenerazione urbana. Tanto più per le sue dimensioni che sottolineano la bontà delle nuove tendenze che vedono le città medie al centro del dibattito sulle politiche di coesione, luoghi cerniera, salubri, identitari e innovativi, nel mezzo tra le congestionate aree metropolitane e i piccoli paesi, capaci di esprimere un potenziale unico di vivibilità e ricchezza”, hanno dichiarato il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, unitamente al responsabile dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione, Salvo Provenzano.

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