“Un ospedale di base No Covid, senza infettivologia ha un paziente covid. Ancora una volta il nostro ospedale ha fatto la sua parte: un paziente grave da coronavirus accolto nel posto letto a pressione negative nella nostra rianimazione e 2 infermieri e 1 medico inviati per i reparti covid dell’ Aquila”. Annamaria Casini, sindaco di Sulmona, città “capoluogo” della Valle Peligna, tira le somme di un bilancio grave, che preoccupa, relativamente alla gestione Covid in Provincia.
“Per non parlare degli altri infermieri temporaneamente trasferiti nei reparti marsicani”.
“I casi aumentano in tutta la provincia (la più colpita in Abruzzo) e anche nell’area Peligno Sangrina (tra ieri e oggi circa 38 positivi covid) mentre i tamponi scarseggiano come il forte sovraccarico nei laboratori dove vengono processati i test che ritardano gli esiti. Oggi abbiamo bisogno di infermieri e medici per gestire le aree critiche anche qui a Sulmona”, così continua il sindaco Casini.
“Le istituzioni sono ora chiamate a collaborare e a fare il massimo per gestire la pandemia e salvaguardare la salute pubblica con il massimo della responsabilità. Le misure straordinarie chieste sin da questa estate dovevano essere disposte da tempo. La tempestività è ora assolutamente indispensabile“, aggiunge.
L’urgenza assoluta è sicuramente oggi trovare da parte della Asl una soluzione per i pazienti che stazionano nel Pretriage che non possono restare in una tale precarietà che mette a rischio la loro salute e quella degli operatori”, così conclude la prima cittadina di Sulmona.