Quello della Madonna che scappa a Sulmona è un rito molto antico, che sembra risalire al 1861, da alcune foto conservate, ma parrebbe essere ancora più antico, risalente addirittura al medioevo, organizzato dalla Confraternita di Santa Maria di Loreto, i Lauretani, che scelsero proprio Piazza Garibaldi per lo svolgimento di un evento toccante e suggestivo.
La Madonna che scappa rappresenta l’incontro tra la Madonna e il Cristo risorto, avviene dopo la celebrazione della Messa delle 10.30 e si svolge in Piazza Garibaldi, quest’anno tornata gremitissima dopo la pandemia, dove il Cristo si ferma sotto l’arco centrale dell’acquedotto, mentre le statue di due apostoli San Pietro e San Giovanni vanno ad avvisare la Madonna che si trova nella Chiesa di San Filippo; poi la Madonna esce per andare a vedere se è vero che il figlio è risorto, portata con il passo dello “struscio” dai componenti della confraternita. Questo è uno dei momenti più emozionanti, in piazza si sente silenzio e tensione, tutti attendono, alle 12.00 la Madonna inizia la sua corsa verso Gesù e mentre corre cade il mantello nero, che scopre un bellissimo abito verde e dorato e si levano in volo le colombe. arrivata poi davanti al Cristo i confratelli si abbracciano tra lacrime di commozione. Se va tutto liscio si dice che l’anno sarà propizio, se qualcosa va storto, può essere un presagio negativo. Quest’anno è andato tutto per il meglio, tranne per la caduta di un confratello appena iniziata la corsa, che si è prontamente rialzato, ma tutto si è svolto bene, emozione compresa, che hanno provato tutti coloro che erano presenti in Piazza Garibaldi.
Uno dei riti più antichi di Sulmona e della Pasqua abruzzese, tramandato di generazione in generazione fino ad oggi e che rappresenta un momento sacro in cui vengono riposte molte speranze per un futuro migliore da parte di tutti gli abruzzesi.
RM