Quarantacinque stand per mettere in mostra le tipicità del territorio nell’ambito della mostra agroalimentare più longeva d’Abruzzo: è la 36/ma edizione della Mostra Mediterranea, dedicata alle eccellenze enogastronomiche e turistiche in un quel connubio perfetto che conferisce un sapore unico al territorio.
Dal 22 al 24 luglio, al Porto turistico Marina di Pescara, in programma, tra le tante iniziative, la cena con Tracy Eboigbodin, vincitrice della undicesima edizione di Masterchef Italia, e l’omaggio a Gregorio Rotolo, allevatore, produttore, commerciante e promotore della filiera cortissima abruzzese, scomparso di recente.
Girando tra gli stand sarà possibile fare tappa agli spazi informativi dedicati a “TRA – Transumanza che unisce” per conoscere il programma estivo sulle vie delle transumanza; “Art Bike Run and Wine” per scoprire i tanti itinerari che è possibile fare lungo la verdeggiante Costa dei trabocchi; “Borghi” per assaggiare quello che succederà a settembre, quando la manifestazione dedicata ai borghi più belli di Italia farà tappa proprio in Abruzzo.
Tantissime, inoltre, le esperienze culinarie da fare nell’ “Isola dei saperi e dei sapori”: in cattedra, Slow food e Gal per parlare di formaggi, oli, pani e pomodoro, minestre, biodiversità, birre e cucina frentana. L’olio, oro d’Abruzzo, altro protagonista indiscusso della fiera con ben due progetti di valorizzazione.
“In Abruzzo – afferma il presidente della Camera di Commercio, Gennaro Strever, come riportato dall’Ansa, nell’annunciare l’iniziativa – la ricerca dell’eccellenza nella produzione agricola ed alimentare si sposa con la conformazione e l’integrità del nostro territorio. Ogni piatto racconta una peculiarità: i formaggi, i pascoli intatti e selvaggi; i legumi, la tipologia del terreno; la pasta, l’acqua delle sorgenti; il vino, un microclima ideale; il grano, un ecosistema che si mantiene da centinaia di anni.
Tutto questo merita di essere mostrato insieme, in un unico grande evento, perché è proprio questo connubio, in cui l’uno non può esistere senza l’altro, a rendere unica la nostra regi