Non appena ci si affeziona, ecco che la musica della campane cambia. Ecco che un altro parroco se ne va.
Sembra che davvero non ci sia pace per la piccola comunità di cristiani di Paterno, frazione di Avezzano. A fine mese – in questo febbraio posto a metà strada tra la crisi economica che procede in avanti e una timida ripartenza all’orizzonte dopo la burrasca sanitaria – anche Don Patrizio Ciccone, parroco di Paterno, verrà trasferito. Un trasferimento che lo porta a lasciare la parrocchia dopo appena un anno e mezzo di attività ecclesiale.
Don Patrizio Ciccone dovrà dire addio ai fedeli perché trasferito nella comunità di Pescasseroli, per guidare spiritualmente, quindi, un altro paese e un’altra pieve. L’ex parroco di Magliano de’ Marsi, però, non è il primo pastore che lascia Paterno dopo poco tempo di servizio, come ci spiega la presidente della Pro Loco della frazione Mena Sannito: “Sono anni che, da Don Antonio in poi, vediamo arrivare e partire parroci nel giro di pochi anni. Io non so davvero da dove derivino queste decisioni e la ratio, anche perché non è il mio ruolo quello di chiedere ‘come mai?’, ma non posso far altro che constatare un vuoto che assale sempre la nostra comunità dopo i numerosi addii di questi anni. Noi, come parrocchia, ci siamo sempre trovati bene con tutti i parroci che abbiamo avuto. Ma dopo le bellissime e durature esperienze con Don Paolo e Don Antonio, e dopo aver avuto un turn over troppo veloce di guide in parrocchia, ora dovremo ricominciare tutto daccapo: in questi mesi di pandemia, in questi mesi di silenzi a volte troppo lunghi, una guida spirituale presente significa tanto. In fondo – afferma ancora la presidente della Pro Loco – chiediamo solo un po’ di pace e di costanza alla Curia, credo sia indispensabile per una comunità che vuole rinascere, avere un bastone costante e fermo”.
Una decisione che è subentrata un po’ come un fulmine a ciel sereno, in verità. la Comunità paternese, non appena appresa la notizia, è rimasta molto amareggiata. Almeno 6 sacerdoti nel giro di pochi anni, di fatti, si sono alternati nella comunità.
“Ora – conclude Mena Sannito – saremo di nuovo senza parroco, in attesa che ce ne venga assegnato un altro. Don Patrizio è stato con noi per un solo anno e mezzo e davvero gli vogliamo bene, i bambini si sono affezionati ed è stato capace di far tornare anche tanti adulti in Chiesa: con lui, la nostra parrocchia si era ripopolata, anche la piazza, la domenica mattina, era tornata a riempirsi di fedeli e non solo di ragazzi in attesa della prima comunione. E’ arrivato da noi che era già scoppiata la bomba del Covid-19, quindi pian piano ha dovuto anche ricostruire il senso di normalità, non solo rafforzare il senso di cristianità”.
Un parroco, tra l’altro, descritto come giovane, dinamico, attivo: “Portava i nostri ragazzi a fare le escursioni in montagna e le gite fuori porta. A Magliano, è rimasto dieci anni, da noi nemmeno due. Sembra una brutta e spiacevole coincidenza del destino, ma da noi non c’è pace nel luogo delle pace per eccellenza, la Chiesa”.
Una comunità che, in qualche modo, vorrebbe farsi ascoltare anche dal nuovo Vescovo, chiedendo soprattutto per i bambini un parroco definitivo. “Un sacerdote da chiamare Don per almeno 10 lunghi anni”.