“Dei 7 milioni provenienti dalla vendita del Centro lavorazione prodotti agricoli di Celano solo le briciole sono toccate alla città marsicana e alle strade fucensi per cui istituzioni e categorie si erano mobilitati, chiedendo interventi a causa delle condizioni in cui si trovano. Il centrodestra, così com’è successo per i 45 milioni dei fondi Masterplan per gli impianti irrigui sottratti e ad oggi non ancora restituiti, usa questo territorio come bancomat”, così il capogruppo Pd Silvio Paolucci.
“Alla Marsica è andato uno striminzito 18% dei fondi reali ricavati dalla vendita della struttura di Celano – rimarca Paolucci – Una decisione peraltro adottata anche forzando il regolamento e ignorando le istanze dell’opposizione che davano peraltro voce anche al territorio che si è mobilitato anche a livello istituzionale perché le scelte fossero condivise. Invece la maggioranza di centrodestra ha fatto a modo suo, passando sopra a tutte le necessità dei territori ed ha disposto fondi e investimenti come meglio ha creduto. Quello che è stato fatto ai danni della Marsica si chiama in un solo modo: “scippo”, ed è uno scippo consumato anche ai danni della coesione territoriale. Non si possono togliere fondi a un Comune ed elargirli, con un metodo poco edificante, ad Amministrazioni di filiera. La politica non può essere fatta ai danni del territorio”.