Condannato in primo grado, con il rito abbreviato.
Oggi, però, la pagina che si scrive, alla Corte d’Appello dell’Aquila, è di sapore opposto. E’ stato assolto, in secondo grado, con formula piena, perché il fatto non sussiste, l’architetto Carlo Tellone per i capi di imputazione di concussione e tentata turbativa.
Era stato arrestato – ai domiciliari – assieme all’ex sindaco di Tagliacozzo, Maurizio Di Marco Testa, che invece scontò anche qualche giorno di carcere. Tallone è difeso dall’avvocato del Foro di Avezzano, Antonio Milo. Il legale commenta: “Questa è una grande vittoria. Il mio assistito è stato assolto perché il fatto non sussiste, quindi con formula piena. Ho richiesto l’abbreviato, a differenza dei legali degli altri imputati, che invece stanno andando avanti con il rito ordinario”.
Il giudice, in primo grado, aveva disposto anche l’interdizione dai pubblici uffici e il divieto a trattare con la pubblica amministrazione per un anno e sei mesi. Venne assolto, sempre in primo grado, per altri quattro capi di imputazione.
Il caso degli appalti scoppiò nel lontano 2016. Un’inchiesta che portò all’arresto di quattro persone e a 12 persone indagate.
Le indagini vennero condotte dall’allora capitano della Compagnia dei Carabinieri di Tagliacozzo, Commandè.