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Nuovo dpcm: chiusura ristoranti alle 18

Il Governo non cambia la linea sulle misure del prossimo dpcm. Scontri ieri sera alla manifestazione di Forza Nuova a Piazza del Popolo a Roma

Fase 2, Conte dice sì a riapertura dal 18 maggio

Resta la misura che obbliga la chiusura di ristoranti, bar, gelaterie e pasticcerie alle ore 18 nei giorni feriali.

Al termine della riunione tra il premier Giuseppe Conte, i capi delegazione e il ministro Francesco Boccia, il Governo non cambia dunque linea su una delle misure del prossimo dpcm più contestate dalle regioni.

È invece possibile che il Governo consenta ai ristoranti di restare aperti la domenica a pranzo.

Disordini durante la protesta in Piazza del Popolo al centro di Roma.

Alla mezzanotte, con lo scattare del coprifuoco, quando gli è stato intimato di andar via i manifestanti hanno lanciato petardi e fumogeni contro le forze dell’ordine.

C’è stata una carica di alleggerimento e i manifestanti si sono dispersi verso piazzale Flaminio.

Incendiati anche alcuni cassonetti. Secondo quanto si è appreso da fonti di polizia, ci sarebbe qualche fermato.

I contenuti della bozza – “A decorrere dal 26 ottobre 2020, le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono sospese la domenica e i giorni festivi; negli altri giorni sono consentite dalle ore 5.00 fino alle 18.00”.

È quanto prevede una bozza del Dpcm in via di definizione, a cui sta lavorando in queste ore il governo.

Nella bozza si prevede che dopo le 18 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico mentre è consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitaria.

E’ consentita fino alle ore 24,00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze.

Ecco alcune delle nuove misure a cui sta lavorando il governo.

Le nuove misure anti-Covid – scrive l‘Ansa – entreranno in vigore dal 26 ottobre e dureranno fino al prossimo 24 novembre, prevede la bozza.

Il possibile stop a ristoranti e bar dopo le 18 decorrerà, invece, da lunedì 26 ottobre.

Ci sarebbe poi uno stop all’attività di palestre, piscine e sale giochi.

Raccomandato non spostarsi dal proprio Comune

Secondo quanto prevede il testo, in via di definizione, “è fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune”.

Stop a teatri, cinema, casinò

“Sono sospese le attività di sale giochi, sale scommesse e sale bingo e casinò. Sono sospesi gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto”, sempre secondo quanto prevede la prima bozza del Dpcm

Scuola, primo ciclo resta in presenza

L’attività didattica ed educativa per il primo ciclo di istruzione – materna, elementari e medie – e per i servizi educativi per l’infanzia continuerà a svolgersi in presenza. Le scuole superiori adotteranno una Dad pari al 75% delle attività e dunque un 25% in presenza su tutto il territorio nazionale, uniformando le ordinanze regionali.

Possibile chiusura delle piazze dalle 21

“Delle strade o piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento, può essere disposta la chiusura al pubblico, dopo le ore 21,00, fatta salva la possibilità di accesso, e deflusso, agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private”. E’ quanto prevede la prima bozza del Dpcm a cui sta lavorando il governo. La bozza con le nuove misure anti-Covid, si precisa dal governo, è in via di definizione e potrebbe subire ulteriore cambiamenti.

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