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Abruzzo: a primavera insetti “utili” dal cielo col drone

Sarà il Fucino la terra agricola prescelta per questo progetto sostenibile, innovativo per il campo del primo settore, che prevede, per la prima volta in Abruzzo, l'utilizzo del drone come strumento di distribuzione degli insetti cosiddetti "utili". Il tutto nasce da una stretta di mano di qualità tra la multinazionale Bioplanet e l'Italdron di Ravenna.

Insetti utilizzati per la difesa biologica delle colture, anche su larga scala, grazie al volo dei droni. A partire dai mesi tiepidi della primavera ventura, tutto ciò potrà essere una certezza anche nella Regione Abruzzo e, specificamente, nel Fucino. Di recente, l’unica fabbrica Bio in Italia, di matrice romagnola, che alleva e utilizza insetti per il miglioramento, in chiave green, dell’agricoltura ha siglato un protocollo di collaborazione con un’altra eccellenza Made in Italy, l’Italdron Group, che costruisce, per l’appunto, droni per le più svariate applicazioni.

La Bioplanet, di fatti, è l’unica azienda italiana, con rami sparsi in tutta Europa, ad allevare insetti e acari da impiegare nella difesa biologica delle colture; insetti, cioè, per dirla in maniera semplice, che vanno a combattere altri insetti, che risultano nocivi tanto nel campo agricolo quanto nel verde pubblico e privato.

“Fino a questo momento – specifica alla Redazione Stefano Foschi, socio dirigente dell’azienda bio – il nostro ruolo nel primo settore si era fermato, per il 90%, all’applicabilità degli insetti alle colture delle serre. Adesso, però, vogliamo andare avanti e tentare di migliorare anche le grandi estensioni coltivate, insomma la grande produzione agricola, come quella che c’è in Abruzzo. Canapa, lattuga e cipolle: tutte colture estensive. Per ora, l’utilizzo di droni sotto questa veste è già attivo nel nord est italiano, come nel Veneto ad esempio e soprattutto per le colture di mais”. Per dar voce a tutto questo, però, prima è stata maturata, alle spalle, la necessità di mettere in pratica una stretta di mano di qualità, tra l’azienda Bioplanet, leader nazionale indiscusso in questo settore, e un’altra eccellenza nazionale, l’Italdron di Ravenna. Una osmosi unica nel suo genere, che per l’Abruzzo, o meglio per il Fucino, si concretizzerà dal vivo per la prima volta nella stagione primaverile.

In quel caso, il drone sorvolerà i campi coltivati per distribuire insetti meccanicamente, dal cielo. “Fino a questo momento, il nostro approccio all’agricoltura è stato manuale, ma per le coltivazioni più estese, attiveremo questa collaborazione con la realtà di Ravenna”. Regionalmente, si occuperà della messa in campo del protocollo intavolato mesi fa (la predisposizione della collaborazione è incominciata esattamente agli inizi dell’anno 2020) la Flydrone Service Srl, che ha l’esclusiva in Abruzzo, dove c’è il pilota di droni Fabio Oddi, di Trasacco.

L’accordo valido per la Regione Abruzzo, quindi con la realtà Flydrone Service Srl, è stato sottoscritto due giorni fa: è recentissimo. “Una sinergia con la Bioplanet – avverte Oddi – di assoluto prestigio. Il drone che sarà utilizzato per questo tipo di impiego, è stato costruito appositamente ed è adatto, nelle sue fattezze tecniche, allo spargimento degli insetti. A primavera, verso marzo, vi sarà il primo volo in anteprima assoluta regionale”.

Il drone ha il “nome” di TITAN4HSEBIO ed è diverso da tutti gli altri, costruito dalla Italdron proprio per questa mission agricola specifica.

“Verrà impiegato per le coltivazioni, nel Fucino, di porro e lattuga, per iniziare. Questa tecnica potrebbe andare a supporto delle vaste distribuzioni dei prodotti agricoli dei campi coltivati perché è in grado di coprire delle superfici molto ampie”, spiega Oddi.

“Credo che in Abruzzo questo tipo di applicazione potrebbe avere un percorso accrescitivo rapido, rispetto anche ad altre Regioni italiane”, così conclude Foschi.

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