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Taccone, l’Amministrazione di Avezzano: la sua “casa” è il velodromo

Parlano Di Stefano e Simonelli: "La struttura sarà intitolata al Camoscio d’Abruzzo. Dai leghisti una proposta estemporanea".

Amministrazione al lavoro, già da tempo, per “immortalare” per sempre il ricordo del “Camoscio d’Abruzzo”, Vito Taccone, il campione che ha portato in alto il nome della sua amata città: Avezzano. Consapevole del valore e dell’amore popolare per l’indomabile scalatore che si fece le “ossa” sui tornanti del monte Salviano, l’amministrazione Di Pangrazio, la prima, nel 2012 portò alla meta il progetto di Antonio Floris, il monumento al valico del Salviano, e mise in cantiere la riqualificazione del Velodromo nell’area della pineta.

“Il progetto di riqualificazione, in corso d’opera”, ricordano l’assessore e il presidente della commissione sport e cultura, Pierluigi Di Stefano e Nello Simonelli, “arriverà a conclusione in primavera poiché, per la stesa delle resine sulla pista, è necessaria una temperatura mite: 16°. Ed è qui, nel suo mondo, come hanno fatto i napoletani per Maradona, intitolandogli lo stadio, che l’amministrazione Di Pangrazio intende ricordare per sempre Vito Taccone”.

L’amministrazione comunale, quindi, è più che attenta a onorare e ricordare per sempre chi ha dato lustro alla città.

“Siamo grati – sottolineano Di Stefano e Simonelli – e terremo in conto le istanze dei cittadini, dei promotori della petizione popolare e del campione Moser che condividono la nostra volontà di onorare Taccone: stiamo lavorando in quella direzione”.

Pollice verso “all’esilio” a un padre della patria, Camillo Benso conte di Cavour dall’omonima piazza, “proposta estemporanea” dei leghisti Tiziano Genovesi e Alfredo Mascigrande; porta aperta, invece, all’arrivo di fondi regionali annunciati dall’assessore al bilancio, Guido Liris, per il restauro della statua, “purché non restino virtuali” come quelli della finanziaria regionale dello scorso anno per la riserva del Salviano, le strade fucensi, il laghetto sul fiume Giovenco a Pescina, i tre portoni a Trasacco e altri che ancora non si vedono. L’Amministrazione comunale, comunque, sempre aperta al confronto, ha già avuto un incontro con i promotori della petizione, dove Simonelli ha annunciato la convocazione della commissione per far conoscere tutte le iniziative messe in cantiere da tempo dell’Ente e analizzare anche le proposte del comitato per onorare il “Camoscio d’Abruzzo”.

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Redazione IMN