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Elezioni L’Aquila, Italia Viva non scioglie nodo

Il coordinamento regionale: "Non abbiamo chiuso nessun accordo"

Si è tenuto ieri il coordinamento regionale di Italia Viva che ha affrontato il nodo delle elezioni amministrative.

“Italia Viva sarà presente in tutte le elezioni amministrative, così come siamo stati presenti nella ultime elezioni amministrative e nelle precedenti ancora a partire da Chieti, attraverso patti civici il partito ha raggiunto percentuali dal 5 al 10%, facendo in molti casi la differenza per l’affermazione della coalizione del centrosinistra, superando ovunque i 5Stelle ed eleggendo ovunque i nostri rappresentanti”, si legge in una nota del coordinamento regionale di Italia Viva.

“In particolare nella provincia di Chieti abbiamo costruito alleanze naturali (Vasto, Lanciano, Francavilla) con il centrosinistra nelle amministrative scorse fino alle elezioni ultime provinciali che ha visto un nostro esponente, Davide Caporale, primo degli eletti. A San Salvo confermiamo la nostra partecipazione candidando, a sostegno del candidato del centrosinistra , la nostra coordinatrice provinciale Marika Bolognese. Per tali ragione la scelta maturata dal PD di Ortona rompe il quadro unitario costruito. A Sulmona abbiamo sfiorato il 10%, ma nonostante questo il giorno dopo sono cominciate frizioni inutili con il PD. Problemi irrisolti, inoltre, in Provincia di Teramo”, spiegano.

“Tuttavia il dialogo con il PD e con il segretario regionale Michele Fina è ripartito, ma allo stesso tempo noi abbiamo un nostro compito in Abruzzo, quello di creare patti civici, liberali e riformisti che portino alla formazione di un asse centrale che farà la differenza per le prossime elezioni regionali”, aggiungono,

Su L’Aquila non abbiamo chiuso nessun accordo, ma coerentemente con l’obiettivo regionale prefissato il coordinamento ha conferito mandato all’On. Camillo D’Alessandro di verificare le condizioni dell’impegno diretto di Italia Viva ritenendo che vada profuso il massimo sforzo affinché il sindaco uscente non vinca al primo turno e aprendo ad una concreta possibilità di ribaltare la situazione al secondo turno. Per farlo non basta la sinistra, ma è necessario allargare la capacità di attrazione dell’elettorato moderato del centrodestra. È già accaduto a Chieti dove la destra cantava vittoria”, concludono.

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