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Crisi idrica, Marcozzi: “Basta parole, servono fatti”

Capogruppo M5S: "Depositerò richiesta di istituzione di una commissione d'inchiesta regionale sull'acqua in Abruzzo. Situazione non più sostenibile”

“Troppe parole, servono fatti. L’emergenza idrica in Abruzzo è drammatica. I dati pubblicati dall’Istat sulle perdite che si registrano sul nostro territorio sono di una gravità inaudita e richiedono un intervento immediato, in vista soprattutto della stagione estiva ormai alle porte. Per questo oggi, nella giornata mondiale dell’acqua, voglio comunicare che sto per protocollare la richiesta di istituzione di una Commissione d’Inchiesta in Consiglio regionale a tema acqua, alla quale sto lavorando da giorni. Dobbiamo fare chiarezza su quanto non si è fatto in questi anni e su quanto ci sarà ancora da fare. L’Abruzzo è tra le regioni in cui si disperde più risorsa idrica in Italia, e non si può più accettare questo risultato come fosse un problema impossibile da risolvere. È il momento di intervenire in maniera concreta e lo faremo a stretto giro”.

Ad annunciarlo è il Capogruppo M5S in Regione Abruzzo Sara Marcozzi, che prosegue così: “I numeri della dispersione idrica in Abruzzo sono vergognosi. Tra i capoluoghi solo Teramo è al di sotto della media nazionale con il 28,6% di perdite, mentre ci sono L’Aquila al 50,7%, Pescara al 58,9% e addirittura Chieti al 71,7% e maglia nera d’Italia. Anni di mancanza di investimenti hanno fatto sì che la nostra rete si logorasse col tempo, diventando il colabrodo che ci piazza in fondo alla classifica italiana”.

“Questi numeri nascondono in sé innumerevoli disagi per la cittadinanza, che si vede periodicamente privata di un diritto universale e fondamentale come quello dell’accesso alla acqua. Ogni giorno leggiamo di segnalazioni dei cittadini, che lamentano interruzioni idriche anche nei mesi invernali, rotture o disagi di ogni natura”.

“Di acqua in Abruzzo si occupa l’Ersi, un ente pubblico e partecipato da tutti gli enti locali della regione. A questo si aggiungono sei gestori, distribuiti sull’intero territorio. Davanti a un’emergenza ormai conclamata, la prima cosa da fare è trovare un coordinamento chiaro tra tutte le parti in causa, un punto di riferimento a cui si possano affidare sia gli enti che si occupano della gestione idrica che associazioni e cittadini. Per questo motivo è necessaria l’istituzione di una Commissione d’Inchiesta ad hoc di cui mi faccio promotrice per tutte le forze di opposizione che, sono certa, apprezzeranno l’iniziativa. Faremo luce su quanto avvenuto negli anni passati, gettando anche le basi per trovare soluzioni a un problema gravissimo che affligge l’intero Abruzzo, con picchi del tutto inaccettabili”, conclude Marcozzi.

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