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Covid: in Abruzzo partita la caccia a Xe e Xj

Si tratta di due ricombinanti delle varianti Omicron 1 e 2; dal 1 maggio nuovo allenamento delle misure anti contagio

Al via in tutta la regione Abruzzo la somministrazione della quarta dose per gli over 80, per gli ospiti delle RSA e per i soggetti fragili con età superiore ai 60 anni.

L’assessorato alla Sanità ha specificato che l’accesso agli hub vaccinali sarà volontario e senza necessità di prenotazione.
Potranno richiedere la vaccinazione tutti coloro che hanno ricevuto la precedente dose booster da almeno 120 giorni e che, nel frattempo, non abbiano contratto il Covid.

Anche in Abruzzo è partita la caccia a Xe e Xj, due nuove ricombinanti ovvero il risultato della ricombinazione delle due sotto-varianti Omicron 1 e Omicron 2.

Al momento l’unica individuato in Italia, dalla Asl di Reggio Calabria, è Xj. Da tempo sono sparite dal nostro Paese le varianti Alfa e Delta, sopraffatte dalla Omicron, dominante al 100%, con l’80% dei casi dovuti alla sotto-variante Omicron 2.

Secondo gli esperti è ancora troppo presto per avere dati su Xj. Per Xe le autorità sanitarie internazionali hanno parlato di un tasso di crescita superiore al 10% rispetto a Omicron 2 ma gli studi sono ancora in corso. Sembra però che i sintomi siano gli stessi riconducibili alle dominanti Omicron 1 e 2, caratterizzati da una minore aggressività rispetto alla precedente variante Delta.

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